Scritta da: Antonio Cuomo
Non ci sei adesso nel mio presente e questa assenza mi tormenta l'esistenza.
Composta giovedì 14 gennaio 2016
Non ci sei adesso nel mio presente e questa assenza mi tormenta l'esistenza.
Lasciami dire una cosa, piccola. Si chiama solitudine, lo sai? Quando nessuno sa cosa stia accadendo nella tua vita, vuol dire che sei sola.
Essere solo significa essere in compagnia del proprio tempo e significato.
Sei un respiro di malinconia, quando questo cuore percorre mille strade per venirti a cercare.
C'è un vuoto che è pieno del nulla, è oblio nell'anima che freme in attesa di un segno. Un vuoto così pieno di niente che diviene trasgressione dentro un'anima che lotta contro un'anima ribelle.
La freghi la solitudine, la nascondi dietro ogni giornata piena. Ma è la notte silenziosa che frega te. Hai presente gli inquilini del piano di sopra che fanno rumore e tu non dormi più? Ecco, gli inquilini della mente si chiamano ricordi. E così succede che dal rumore. Non dormi più.
La paura non è data dalla solitudine in sé, ma dall'abitudine che si crea a stare da soli.
Io non voglio più vivere solo per fare compagnia!
Meglio soli che soli accompagnati.
Ho scritto una frase che penso da giorni, da giorni vorrei dirla a qualcuno ma non so a chi. Non è bella, nemmeno speciale. È il punto dove si è rotto il mio disco, vorrei dirla a qualcuno che capisca come mi sento. È questo il problema: non sai mai se c'è qualcuno che può o vuole capire come ti senti.