Scritta da: Giuseppe Cutropia
La notte è sopraggiunta, non resta che ascoltare ciò che ha da dirci il silenzio che la avvolge. Chiudiamo gli occhi e apriamo il nostro cuore.
Composta venerdì 25 settembre 2015
La notte è sopraggiunta, non resta che ascoltare ciò che ha da dirci il silenzio che la avvolge. Chiudiamo gli occhi e apriamo il nostro cuore.
Nel rumore assordante di quel silenzio, tra rami scossi da un vento, che non risparmiava neanche il suo cuore, gli apparve lei, una meravigliosa luna, così vicina quasi a volerlo abbracciare. E lui si lasciò avvolgere nel suo chiarore in quella notte solitaria, affidandole i suoi silenzi, poiché in quella notte, non vi erano sogni a tenergli compagnia.
A ogni male ci sono due rimedi: il tempo e il silenzio.
Quando il silenzio avvolge ogni cosa, esce fuori la nostalgia e fanno capolino quei mille pensieri che tutto il giorno si è riusciti a nascondere.
Crea piccoli spazi di silenzio e ascoltalo.
Per tutti noi c'è un momento di abbandono, un momento in cui pensi non ce la faccio più, rifletti sui tuoi perché, mediti sui tuoi dubbi. Non è solitudine, ma ricchezza interiore, cresci così nel silenzio dei tuoi pensieri che ti arricchiscono e ti aiutano ad andare "oltre".
A volte, in mezzo alla gente è come se fosse tutto un gran rumore e dentro me riesco a dire solo: silenzio.
Alle volte è molto più interessante ascoltare il silenzio di alcune persone che ascoltarle mentre parlano.
A volte serve solo del silenzio, un profondo, penetrante silenzio, dove un'oscura luce ci illumina dandoci forza. Un silenzio vivo, forte, rumoroso.
Prima di te avevo silenzio, dopo di te solitudine.