11Sali in Gàlaad e prendi il balsamo, vergine, figlia d'Egitto. Invano moltiplichi i rimedi, non c'è guarigione per te. 12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore; del tuo grido di dolore è piena la terra, poiché il prode inciampa nel prode, tutti e due cadono insieme.
20Giovenca bellissima è l'Egitto, ma un tafano viene su di lei dal settentrione. 21Anche i suoi mercenari nel paese sono come vitelli da ingrasso. Anch'essi infatti han voltate le spalle, fuggono insieme, non resistono, poiché il giorno della sventura è giunto su di loro, il tempo del loro castigo. 22La sua voce è come di serpente che sibila, poiché essi avanzano con un esercito e armati di scure vengono contro di lei, come tagliaboschi. 23Abbattono la sua selva - dice il Signore - e non si possono contare, essi sono più delle locuste, sono senza numero. 24Prova vergogna la figlia d'Egitto, è data in mano a un popolo del settentrione.
27"Ma tu non temere, Giacobbe mio servo, non abbatterti, Israele; poiché ecco, io ti libererò da un paese lontano e la tua discendenza dal paese del suo esilio. Giacobbe ritornerà e godrà in pace, tranquillo e nessuno lo molesterà.
Commenti