Oh Signore, fa' di me uno strumento della tua pace dove è odio, fa' che io porti l'amore dove è offesa, che io porti il perdono, dove è discordia, che io porti l'unione, dove è dubbio, che io porti la fede, dove è errore, che io porti la verità, dove è disperazione, che io porti la speranza, dove è tristezza, che io porti la gioia, dove sono le tenebre, che io porti la luce. Maestro, fa' che io non cerchi tanto di essere consolato, quanto di consolare, di essere compreso, quanto di comprendere, di essere amato, quanto di amare. Perché è dando, che si riceve, perdonando, che si è perdonati, morendo, che si resuscita a vita eterna.
Sì, magari fosse ritornassero quei santi mondo che riportassero, la pace, la semplicità e l'umiltà a questo mondo, per fortuna c'è Papa Francesco che sta cercando di imitare il grande Santo per riportarci a quei tempi, ma noi siamo teste dure e nn so se cogliamo il suo insegnamento e la divina provvidenza che ce lo ha mandato......
"Si versano più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte" ("Se derraman más lágrimas por las oraciones contestadas que por las que no obtienen respuesta"): Teresa d'Avila, citata pure da Truman Capote come epigrafe di "Preghiere esaudite", Garzanti, 1ª ed. originale 1987 ("More tears are shed over answered prayers than unanswered ones").
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