Scrivere poesie è una responsabilità: per capacità, comunicabilità, regole da seguire, cuori da "inondare", menti da placare... Spesso, il poeta è solo, nel suo dolore, nel suo amore, nella sua enfasi consolatoria.
La poesia è varia La si può leggere nei volti, negli sguardi, nei sorrisi, nelle lacrime... La si cattura nella mente... e si comincia a farla svolazzare tra gli scritti... La poesia è immutata... ... è tutto... è vibrante, illumina l'anima accende i sentimenti... è freschezza di spirito... sprigiona amore,... è trasparenza del cuore.
La vera poesia non è solo negli scritti che si leggono a scuola, è nella fronte sudata di un padre che lavora per i suoi figli e nello sguardo di due ragazzi innamorati. È nei tuoi occhi di te che credi di non essere speciale!
La poesia è l'interpretazione più nobile delle coscienze e delle anime del genere umano senza la quale egli subirebbe la "mutilazione delle mutilazioni" ; l'incapacità dell'utilizzo della parola per mezzo delle emozioni terrene e spirituali. Poeta è colui che mette sulla scena di questo "grande teatro": la vita, di cui siamo tutti spettatori, la capacità attraverso l'uso della parola di infondere gioia, tristezza, tormento, riflessione, cambiamento, rivoluzione, esasperazione, sublimazione nell'orgasmo più intenso per la materia organica; la capacità di emozionarsi; capacità ormai, quasi, estinta.