Scritta da: Giovanni Govoni
Vengono da qualche parte, e vanno chissà dove. Ci sono io che le guardo, e chissà chi altro. Sono l'immaginario che c'è in noi: nuvole.
Composta giovedì 5 maggio 2016
Vengono da qualche parte, e vanno chissà dove. Ci sono io che le guardo, e chissà chi altro. Sono l'immaginario che c'è in noi: nuvole.
Anche le rocce si sgretolano, fino a trasformarsi in sabbia.
Un giorno la vanità bussò alla porta di casa mia, le aprì il mio menefreghismo e lei soffrendo se ne andò.
Se il cielo piange tu bagnati delle sue lacrime e asciugati dei suoi arcobaleni allo spuntare delle sole.
Anche le rose bianche hanno un'ombra nera.
La vita è come una farfalla variopinta che si lascia afferrare, ammirare per un istante e poi vola via per ammaliare altri cuori.
Impiglio perle di sogni nel filo della vita.
Essere di chiunque equivale a non essere di nessuno, una bandiera non è una conquista se cambi territorio di continuo.
Che colpa ne ha il mare se non abbiamo più isole da raccontare?
Quando mi immergo nel mare dei tuoi occhi si formano agitate onde di poesia.