Scritta da: Grace92
2760889966649. Lo lesse ad alta voce, poi lo rilesse. Decise che quel numero sarebbe stato il suo. Era sicuro che nessun altro al mondo si fosse mai fermato a considerare quel numero. Probabilmente fino ad allora nessuno l'aveva neppure scritto su un foglio e men che meno pronunciato ad alta voce.
Composta domenica 28 marzo 2010
dal libro "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano
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    Scritta da: +bellacosa
    Mattia lo sapeva. Sapeva tutto quanto, ma non riusciva a muoversi da dov'era. Come se, abbandonandosi al richiamo di Alice, potesse ritrovarsi in trappola, annegarci dentro e perdersi per sempre. Era rimasto impassibile e in silenzio, ad aspettare che fosse troppo tardi.
    Composta lunedì 22 febbraio 2010
    dal libro "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano
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      Scritta da: dodicistelle
      Nell'ultimo anno, da quando aveva rotto con Martin, aveva cominciato a percepire l'estraneità di quel posto, a soffrire del gelo che seccava la pelle e che non mollava mai veramente, neanche d'estate. Eppure non sapeva decidersi a lasciarlo. Ormai dipendeva da quel luogo, ci si era attaccata con l'ostinazione con cui ci si attacca soltanto alle cose che fanno male.
      dal libro "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano
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        Scritta da: SmaLL
        Mattia era lontano. Fabio era lontano. La corrente del fiume produceva un fruscio debole e sonnolento.
        Si ricordò di quando era distesa nel canalone, sepolta nella neve. Pensò a quel silenzio perfetto. Anche adesso, come allora, nessuno sapeva dove lei si trovasse. Anche questa volta non sarebbe arrivato nessuno. Ma lei non stava più aspettando.
        Sorrise verso il cielo terso. Con un po' di fatica, sapeva alzarsi da sola.
        Composta martedì 7 luglio 2009
        dal libro "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano
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