Scritta da: Armando Laturo
in Frasi & Aforismi (Libri)
La chiave delle interpretazioni sarà scoperta quando sarà giunto il momento di dissipare l'ignoranza.
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La chiave delle interpretazioni sarà scoperta quando sarà giunto il momento di dissipare l'ignoranza.
I'll be back so soon you won't have time to miss me. Look after my heart. I've left it with you.
Sarò di ritorno talmente presto che non avrai il tempo di sentire la mia mancanza. Prenditi cura del mio cuore. L'ho lasciato con te.
Mi rivolse il suo solito sorriso sghembo, che mi fermò il respiro e il cuore. Non riuscivo a immaginare un angelo più splendido. In lui non c'erano imperfezioni da correggere.
Sollevò la mano, indeciso, esitante, stava combattendo con se stesso; accarezzò svelto il profilo della mia guancia, con la punta delle dita. La sua pelle era ghiacciata come sempre, ma la traccia che lasciò sul mio viso era bollente, una scottatura che non provocava dolore.
Cercare di tenerti in vita vuole dire davvero lottare contro il destino.
Tutto a un tratto mi sembrò rassegnato. "Cosa vuoi sapere?"
"Quanti anni hai?"
"Diciassette" rispose istantaneamente
"E da quanto tempo hai diciassette anni?"
"Da un po'"
Ormai avrei dovuto esserci abituata, e tuttavia non era così. Avevo la sensazione che Edward fosse il genere di persona a cui era impossibile abituarsi.
Cosa devo fare per convincerti? Non stai dormendo e non sei nemmeno morta. Sono qui e ti amo. Ti ho amata sempre e sempre ti amerò. Ho pensato a te, visto i tuo volto nei ricordi, durante ogni minuto di lontananza. Dirti che non ti volevo più è stata una terribile bestemmia.
A quel punto sentii la sua bocca sulla mia e mi arresi. E non perché fosse mille volte più forte di me. La mia volontà si sbriciolò nell'istante preciso del contatto. Il bacio non fu affatto prudente come quelli che ricordavo, ma andava benissimo così. Se proprio dovevo perdere un altro brandello di me stessa, meglio esagerare.
Perciò restituii il bacio, mentre il cuore scandiva un ritmo spezzato e disordinato, il respiro si trasformava in affanno e le dita cercavano ingorde il suo viso. Sentivo il suo corpo marmoreo aderire al mio ed ero felice che non mi avesse ascoltata: non c'era dolore al mondo per cui valesse la pena di rinunciare a quell'istante. Le nostre mani riprendevano confidenza con il viso dell'altro e, nei brevi istanti in cui le labbra si separavano, lui sussurrava il mio nome...
Era impossibile che Romeo cambiasse idea. Ecco perché la gente ricordava i loro nomi sempre uniti: Romeo e Giulietta. Ecco perché era una bella storia. Giulietta si accontenta di Paride non avrebbe mai sfondato.