in Frasi & Aforismi (Libri)
Mi offrivano una opportunità e qualche speranza in un posto senza opportunità, speranza, sentimento...
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Mi offrivano una opportunità e qualche speranza in un posto senza opportunità, speranza, sentimento...
Caddi in uno dei miei patetici periodi di chiusura.
Spesso, con gli esseri umani, buoni e cattivi, i miei sensi semplicemente si staccano, si stancano: lascio perdere.
Sono educato.
Faccio segno di si.
Fingo di capire, perché non voglio ferire nessuno.
Questa è la debolezza che mi ha procurato più guai. Cercando di essere gentile con gli altri spesso mi ritrovo con l'anima a fettucce, ridotta ad una specie di piatto di tagliatelle spirituali.
Non importa...
Il mio cervello si chiude.
Ascolto.
Rispondo.
E sono troppo ottusi per rendersi conto che io non ci sono...
Dormono le cime dei monti.
Dormono i boschi e il mare
e tu vegli insonne a tarda notte, Alexandros.
Dove vagano i tuoi occhi,
dove il tuo cuore?
Cerchi luognhi remoti
dove tramontano le costellazioni, dove muoiono le onde dell'oceano estremo.
Non pensi a me, alla mia attesa amara, tu ardi del fuoco che brucia nel cuore degli dei.
Per tutte le donne ed ex tali che si sentono streghe, e per la mia mamma che ha stregato il mio papà con un sortilegio che ha generato un prodigio che si firma Andrea G. Pinketts.
Se non finisci in Grifondoro ti diserediamo. Ma non voglio metterti pressione.
Ma Harry aveva occhi solo per l'uomo in piedi nel ritratto più grande, proprio dietro la poltrona del Preside. Le lacrime cadevano dietro gli occhiali a mezzaluna per finire nella lunga barba d'argento, e l'orgoglio e la gratitudine che emanava colmarono Harry di un balsamo simile al canto della fenice.
Gli occhi verdi incontrarono i neri, ma dopo un attimo qualcosa nel profondo di questi ultimi svanì, lasciandoli fissi e vuoti. La mano che stringeva Harry crollò a terra e Piton non si mosse più.
Percy scuoteva il fratello, Ron era inginocchiato accanto a loro, e gli occhi di Fred li fissavano senza vederli, lo spettro dell'ultima risata ancora impresso sul volto.
Evidentemente, chi è immortale impara a essere paziente.
"I tuoi istinti umani... " m'interruppi, e lui attese che completassi la frase. "Beh, mi trovi minimamente attraente anche il quel senso?"
Rise e mi arruffò i capelli quasi asciutti. "Non sarò un essere umano, ma un uomo sì".