Scritta da: Elisabetta Giugni
in Frasi & Aforismi (Libri)
Claudia era un mistero, era impossibile dire cosa sapesse o non sapesse, e vederla uccidere faceva rabbrividire.
dal libro "Intervista col vampiro" di Anne Rice
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Claudia era un mistero, era impossibile dire cosa sapesse o non sapesse, e vederla uccidere faceva rabbrividire.
Per parecchi giorni non mi resi conto di quanto la desideravo, di quanto mi piaceva parlare e stare con lei.
Posso solo darti questo. Un cuore che piange per lei, lei che hai ridotto in cenere...
Mi opposi baciandola, volevo sommergerla di baci, sulle guancie, sulle labbra: "No lo capisco fin troppo bene" sussurrò alle mie labbra che baciavano le sue.
Alla morte di mio padre è ricaduta su di me la responsabilità del tentativo di conferire all'opera forma tale da renderla pubblicabile. Mi è risultato evidente che lo sforzo inteso a presentare, in unico volume, materiali così disparati – di offrire Il Silmarillion quale è in realtà, un atto di creazione continua, la cui evoluzione è durata oltre mezzo secolo – non avrebbe che ingenerato confusione, obnubilando quanto vi è di essenziale. Ragion per cui mi sono accinto a elaborare un testo unico, scegliendo e ordinando i materiali in modo tale da attribuire loro l'aspetto di un tutto narrativo affatto coerente e privo di contraddizioni.
Ero eccitata all'idea di andare a scuola e la cosa mi spaventava. Sapevo bene che il merito non era dell'ambiente educativo stimolante o dei miei nuovi amici. Inutile raccontarsi storie, ero in agitazione perché sapevo che avrei incontrato Edward Cullen. E ciò era molto, molto stupido.
Lei deve leggere e accettare il mio libro per il suo valore nominale, così come io accetto ciò che vedo.
Sono succube di lui, ma la cosa non è reciproca... solo pensarlo mi lacera il cuore.
Nonostante l'imbroglio dello spazio-tempo, pensò, nonostante tutte le suggestioni e i segnali ingannevoli, le ipotesi e le convinzioni, le teorie e le leggi e la finzione di essere qualcuno che non siamo, vale a dire gli uomini eretti sulla superficie raffreddata di questa sferica pietra fusa, uno dei dodici pianeti che disegnano spirali eterne intorno a una continua esplosione nucleare in una galassia a girandola, in un universo pirotecnico c'è la Vita, che è l'infinito principio naturale innato ed eterno, e il nostro vero io è tutt'uno non con un'energia destinata a spegnersi, ma con Lei!
Pensavo che non mi avresti mai dimenticata e mi avresti riconosciuta tra mille persone, per quanto potessi cambiare.