Scritta da: Cheope
in Frasi & Aforismi (Libri)
È con i cattivi sentimenti che si fanno i buoni romanzi.
Commenta
Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.
È con i cattivi sentimenti che si fanno i buoni romanzi.
Il peggio che ti possa capitare è che qualcuno ti ammazzi.
Da bambino sognavo spesso i mostri... e riuscivo a fregarli, ma anche ora da grande qualche volta mi capita di sognarli... ma non riesco piu a fregarli.
Ma io, che non sono fatto per spassi,
nè per la corte di specchi amorosi,
io, che sono di rozzo conio e senza maestà d'amore per pavoneggiarmi
con impudiche ninfe sculettanti,
io, che sono amputato d'armonia,
frodato di fatezze da Natura,
deformato, non finito, spedito
prima della mia ora al vivo mondo
messo su a malapena per metà,
e in modo cos'storpio e fuori tono
che se gli arranco accanto i cani stessi mi abbaiano contro -
perdio, io, in mezzo ai pifferi di pace
non ho altro gusto per passare il tempo
che spiare la mia ombra sotto il sole
e cantarmi la mia deformità,
E così, non potendo far l'amante
in questi giorni di bell'eloquio,
io decido di essere malvagio
e odiare questi inutili diletti.
Non sono il tipo che scopa una volta sola, anzi, più conosci una persona più la scopi meglio. Non entri più solo nel suo corpo, le sfondi le difese. Maschilismo? Cazzate. Per entrare veramente in lei devi toglierti la corazza. Altrimenti sarebbe scomodo.
Un libro deve procurare le ferite, deve allargarle. Un libro deve essere pericoloso.
L'Accademia è troppo grande e troppo volgare: ogni volta che vi sono stato v'era tanta gente che non ho potuto vedere i quadri, e tanti quadri che non ho potuto vedere la gente, e questo è anche peggio.
Riesco a capire le cose semplici soltanto dopo essermi dibattuta in quelle complicate.
Camminavo nella sera piena di lillà con tutti i muscoli indolenziti in mezzo alle luci della 27ma strada nella Welton in mezzo al quartiere negro di Denver, desiderando di essere un negro, sentendo che quanto di meglio il mondo dei bianchi ci aveva offerto non conteneva abbastanza estasi per me, e neppure abbastanza vita, gioia, entusiasmo, oscurità, musica, né notte sufficiente. [...] Desiderai di essere un messicano di Denver, o persino un povero giapponese stremato dal lavoro, tutto fuorché quel che tristemente ero, un "uomo bianco" disilluso.
Sam vide i due rivali in un'altra visione. Una figura accovacciata, la pallida ombra di un essere vivente, una creatura completamente distrutta e sconfitta eppure piena di avidità e di rabbia; innanzi ad essa si ergeva severa, insensibile alla pietà, una figura vestita di bianco che aveva al petto una ruota di fuoco.