Scritta da: Giulio Vergine
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
Nulla è perso come il tempo che passa.
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Nulla è perso come il tempo che passa.
È fuor di dubbio che i codici convenzionali atti a trasmettere un'informazione non sono sufficienti a garantire la corretta comprensione insita nell'informazione stessa. Per cui, purtroppo, realmente, una nostra qualsiasi forma di manifestazione può avere un significato diverso per coloro che la interpretano. Pertanto, la semplice stesura di un argomento è sempre interpretabile in modo sicuramente diverso da quello che noi sappiamo contenere. Così il nostro pensiero e noi, patiamo molto spesso una sofferta solitudine. Il capire, il capirsi veramente, è qualcosa che esula dai canoni della scienza ed entra in quelli della vita di vera, sentita relazione tra persone. Ci comprenderemo, in fondo, se "ci vorremo almeno un po' di bene".
Non c'è confine da superare, c'è solo un limite oltre il quale è bene non andare.
La verità? Alla fine del tempo. E se il nostro tempo non avesse mai fine? Allora tutto sarebbe eterna verità.
È il senso del limite che ti fa prendere contatto con la realtà.
Trenta raggi convergono sul mozzo, ma è il foro centrale che rende utile la ruota. Plasmiamo la creta per formare un recipiente, ma è il vuoto centrale che rende utile un recipiente. Ritagliamo porte e finestre nella pareti di una stanza: sono queste aperture che rendono utile una stanza. Perciò il pieno ha una sua funzione, ma l'utilità essenziale appartiene al vuoto.
L'universo non respira, eppure vive.
La vita è parte dell'universo e lo stesso universo implica la vita. Senza la vita, non ci sarebbe l'universo e senza l'universo, non ci sarebbe vita.
Mente confusa ed attonita, di fronte al lento scorrere del tempo. La guardo assottigliarsi da lontano, sembra oramai un corpo a sé, totalmente diversa sa me. Con il suo folle progetto di felicità ancora vivo, non è andata cosi come prevedeva o sperava sulla lunga corsia della vita, e la ricerca la lascerà morente alla deriva. Ma lei non smetterà di battere.
C'era anche un perché, ma non me lo ricordo. Non si ricordano mai i perché.