A me riesce a placare solo la mutazione inevitale al quale riesco a dare (sforzandomi fantasticando) un senso di reincarnazione...in 2da analisi riesco a godere del fatto certo che le povere spoglie faran parte dell'essere vivente Terra..inopinabile Dio ..mio.

... direi che destabilizza pure me più o meno dalla stessa epoca ... Mi destabilizza l'idea di pensare che se non esserci e pace allora, io che voglio la pace e la riflessiva tranquillità, che vivo a fare!

Poi, l'aggettivo riflessiva, mi fa capire e mi ristabilizza. La mia pace non è nel non essere, ma nel poter vivere tranquillamente osservando e assorbendo il mondo ... questo, in quella paca - a volte anelata - non esiste ... perchè quella pace è il NULLA ed il NULLA non é ...

La pace del "non esistere" mi destabilizza"....dall'85...
i miei primi attacchi di panico:))

La coscienza della fine è una tortura perchè siamo fatti per vivere ... magari quella fine sarà finalmente la pace ...

come dici te giuseppe e sono d'accordissimo con te la condizione del dopo morte e la stessa del prima di nascere (o qualcosa del genere xD sono due ore che sto cercando di leggere tutti i tuoi contributi xP) io dico la mia a questo punto allora dopo la morta noi non cene andiamo proprio da nessuna parte ne paradiso ne inferno e nemmeno purgatorio saremo sempre li sotto terra a marcire finchè nulla di noi rimane, la differenza tra vivo e morto ? che quando siamo vivi siamo coscienti e abbiamo un corpo che funziona e quando siamo morti non siamo più coscienti e il corpo ha smesso di funzionare ciò che rimane quindi è il corpo nella bara che va a putrefarsi finché non rimane nulla, resterà il nostro ricordo ma anche esso è destinato a scomparire dopo pochi generazioni (una due in genere)almeno che nella nostra vita non facessimo qualcosa di veramente importante da essere ricordati per molto molto più tempo....