Capisco che suggerisci un equilibrio, la posizione più comoda. Il problema è che la "comodità" non mi sembra la posizione più comune ...
Dovendo scegliere mi sorgono mille dubbi! Ma so che io amo conoscere, studiare e capire ... Quindi preferisco sperare di raggiungere la semplicità anche attraverso la comprensione. Non sono in grado di concepire la vita senza "indagine" e conoscenza ...
scusa cosa pensi sia meglio?io penso che andrebberto bene entrambe ma unite al cuore, se c'è tanto cervello e poco cuore non va, se c'è poco cervello e poco cuore non va nemmeno.
La stessa frase me l'ha pubblicata G.Catalfamo quì e qualche commento è stato fatto in quella sede.
La prego di non darmi del "lei" altrimenti mi costringe a fare altrettanto e lo scrivere rischia di diventare meno scorrevole!!!
Non c'e molto da capire. E' un'affermazione che mi è passata osservando la differenza tra la naturale semplicità delle persone che hanno poco studiato e che non hanno forse nemmeno interesse nella cultura e la semplicità acquisita (quando ci si riesce) delle persone che acquisiscono cultura. Una è una semplicità incansapevole, l'altra consapevole.
Non mi è semplice spiegare chiaramente cosa voglio dire. Attraverso lo studio e la cultura la semplicità sembra allontanarsi; lo studio, l'apprendimento sembrano diventare una strada complessa verso la semplicità, mentre forse essa è semplicemente innata e viene deviata dalle forme di apprendimento.
sa che questa frase non la ho ancora capita... ci penso e probabilmente già dal mio commento si capisce la frase, cioè la diversità da me che non so e lei che sa, ma me la può spiegare?ma quanto è diversa?
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