Scritta da: Mirko Badiale
Volevo ricordare che, quando giudichiamo qualcuno, il nostro giudizio ci fa più piccoli della persona che stiamo giudicando.
Composta giovedì 6 ottobre 2016
Volevo ricordare che, quando giudichiamo qualcuno, il nostro giudizio ci fa più piccoli della persona che stiamo giudicando.
Ci chiamano "esseri umani", ma ormai di umano abbiamo solo la sagoma.
Il rispetto, unito alla sincerità e alla lealtà, dovrebbe essere il pilastro su cui si basa ogni rapporto. Nel momento in cui ti rendi conto che dall'altra parte manca tutto questo, sempre col sorriso e senza fartene accorgere, tratta costoro come meritano di essere trattati.
Non possiamo cambiare qualcuno, se non noi stessi. Mutare l'altro non è nostra responsabilità. Tuttavia, col nostro solo esempio di persone che "abitano il cuore", possiamo stimolare, anche non volendo, quel qualcuno a trovare in sé una visione diversa, proprio quella che può innescare il mutamento in lui.
Quando imiti qualcuno impedisci a te stesso di essere quello che sei veramente.
Ogni tua assenza è stata per me incertezza, ma nello stesso tempo forza, a non voler cambiare il mio cuore, nel gusto dolce-amaro della vita.
Accontentatevi di essere folli purché non siate convinti di essere ciò che non siete o non sarete mai.
Come sono strane le persone! Fin quando fai le cose che piacciono a loro sei ok; nel momento in cui cominci a fare le cose che piacciono a te, ti guardano di traverso.
Partendo dal presupposto che non si può piacere a tutti, devo dire che l'importante è piacere a chi piace a me, il resto, mi scivola come acqua.
Si battono, alzano la voce, ammazzano, dirigono, sperimentano; si nascondono tutta la vita, per conquistare un granello di sabbia in un universo di infiniti deserti.