Scritta da: LoGaN
in Frasi & Aforismi (Comportamento)
Sono anormale e me ne vanto, se i canoni di normalità li decidono gli altri.
Composta mercoledì 16 dicembre 2009
Sono anormale e me ne vanto, se i canoni di normalità li decidono gli altri.
Devo smetterla di prendere in giro le persone. Mi riesce troppo facile.
Anche i gay... si amano, litigano, si picchiano poi si riappacificano... tra baci, sesso e passione perché hanno difetti e pregi come qualsiasi umano su questa terra, dove la perfezione è un semplice presupposto.
Come un'altalena non riesco a stare ferma. Ho bisogno di dondolare, di continuo.
Il "rispettabile pubblico" umanamente unanime è sempre indignato.
Sono un milione sul suolo nazionale gli assassini di quella che loro definiscono "selvaggina".
Quando la stagione venatoria è chiusa 150.000 dicono "pool" per trucidare bestiole attonite e smarrite liberate da una celletta.
Il "rispettabile pubblico s'indigna".
Sono 500.000 in Italia che conoscono luoghi preposti o praticano scommesse sul combattimento fra cani e sulle corse illecite d'auto e moto.
Il "rispettabile pubblico" s'indigna e accusa.
Decine di migliaia sono i pluri-ottantenni abbandonati in fatiscenti ospizi con prole che tranquillamente sereni vivono nella casa dei genitori.
Il "rispettabile pubblico" cade dalle nuvole e indignato stenta a credere.
Una persona su 7 ha un amico, un parente o se stesso ne ha fatto o fa uso di cocaina.
Il "rispettabile pubblico" indignato e stizzito minaccia rappresaglie.
"Smettila, rispettabile pubblico. Sei finto e ipocrita".
Se amo il mondo, già in questo modo sto cambiando.
Peccato non avere nessun peccato.
L'Ipocrita è un cuoco, che ben conosce le regole del gioco, ti invita a mangiar poco e sotto la sua pentola accende spesso il fuoco.
La troppa Umiltà è anch'essa figlia della Vanità.
Il valore di un uomo si giudica anche da quello dei suoi nemici.