Scritta da: Silvia Menato
I pensieri che attingono alle idee sono come i tumori: ti crescono dentro e ti strozzano, ti accecano.
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I pensieri che attingono alle idee sono come i tumori: ti crescono dentro e ti strozzano, ti accecano.
La paura gli stava dentro come un cane arrabbiato: guaiva, ansava, sbavava, improvvisamente urlava nel suo sonno; e mordeva, dentro mordeva, nel fegato nel cuore. Di quei morsi al fegato che continuamente bruciavano e dell'improvviso doloroso guizzo del cuore, come di un coniglio vivo in bocca al cane.
Ministri, deputati, professori, artisti, finanzieri, industriali: quella che si suole chiamare la classe dirigente. E che cosa dirigeva in concreto, effettivamente?
Una ragnatela nel vuoto, la propria labile ragnatela.
Anche se di fili d'oro.
Si è così profondi, ormai, che non si vede più niente. Soltanto l'intelligenza che sa essere leggera, può sperare di risalire.
Un'idea morta produce più fanatismo di un'idea viva; anzi, soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte.
Tutti i nodi vengono al pettine, quando c'è il pettine.
La sicurezza del potere si fonda sull'insicurezza dei cittadini.