Scritta da: Anna Maria D'Alò
La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell'ignoto.
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La vita è un lungo conto da pagare con la morte. La morte è un invito gratuito alla mensa dell'ignoto.
La vita è uno specchio in cui ognuno lascia l'impronta della propria immagine con il suo riflesso.
Le lacrime sono il sale per condire i silenzi dopo il dolore, per ricordarti che hai bisogno di un po' di zucchero per equilibrare la dieta della tua anima.
Noi siamo come appartamenti in cui ci sono le stanze chiuse del passato nelle quali si entra ogni tanto per spolverarle, le stanze del presente in cui viviamo e lasciamo entrare la vita e quelle del futuro che stiamo costruendo pian piano, spesso sacrificando ciò che già esiste, senza conoscere se un giorno saranno sfiorate dal sole.
La coscienza non è mai muta, spesso è il cuore ad essere sordo alle sue urla.
L'amore non ha volto, ma sostiene e nutre chi a lui si affida come un bimbo appena nato.
La vita prima ti accarezza e poi ti violenta, nessuno resta vergine.
La vita è come un albero: il passato sono le nostre radici, il presente è il tronco che ci sostiene, il futuro sono i rami che porteranno foglie e frutti.
La sofferenza ti umilia, ti annichilisce, ti stordisce, ti narcotizza, ma è l'unica strada per farti conoscere ed apprezzare il vero valore della vita: la sua essenza.
L'illusione è la più grande bestia da domare.