Scritta da: Federico
in Frasi & Aforismi (Amore)
Come una candela né accende un'altra e così si trovano accese migliaia di candele, così un cuore né accende un altro e così si accendono migliaia di cuori.
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Come una candela né accende un'altra e così si trovano accese migliaia di candele, così un cuore né accende un altro e così si accendono migliaia di cuori.
L'amore allo stato puro è quello non corrisposto.
Ho incontrato per la via un giovane poverissimo che era innamorato: aveva un vecchio cappello, la giacca logora, l'acqua gli passava attraverso le suole delle scarpe e le stelle attraverso l'anima.
Benché il mio obiettivo sia comprendere l'amore, e benché io soffra a causa delle persone a cui ho concesso il mio cuore, vedo che coloro che hanno toccato la mia anima non sono riusciti a risvegliare il mio corpo, e coloro che hanno accarezzato il mio corpo non sono stati in grado di raggiungere la mia anima.
Dal successo ottieni molte cose, ma non quella grande cosa interiore che ti viene dall'amore.
Crescendo, invece, mi sono convinto sempre di più, e non so su quali basi, che nella vita ci sia un solo vero grande amore. Che esiste un principe azzurro per le donne e una principessa per gli uomini. L'anima gemella. E che gli altri alla fine siano soltanto comparse. Ero tutto contento all'idea che per una donna al mondo io ero il principe azzurro. Magari un coglione per il resto dell'universo femminile, magari insignificante, brutto, poco affascinante, magari con me Cenerentola sarebbe andata a casa alle dieci, dieci un quarto al massimo, Biancaneve dopo il mio bacio avrebbe fatto finta di morire nuovamente, ma per una... fatevi largo, io ero il principe azzurro. Il più bello, il più affascinante, il più interessante. Non è meraviglioso sapere che per una persona che per una persona al mondo tu sia "il più"? Non è incredibile tutto questo? Non da un senso di responsabilità? A me questa cosa è sempre piaciuta.
Io ci credo a quelli che si sentono soli in mezzo a tante persone. Anche io spesso mi sento sola in grandi folle, hanno tutti qualcosa in meno di te che sei il mondo intero e pure la luna.
Negli abbracci forsennati o dolcissimi non era il tuo corpo che cercavo bensì la tua anima, i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti, i tuoi sogni, le tue poesie. E forse è vero che quasi mai l'amore ha per oggetto un corpo, spesso si sceglie o si accetta una persona per la malìa inesplicabile con la quale essa ci investe, o per ciò che essa rappresenta ai nostri occhi, alle nostre convinzioni, alla nostra morale; però il veicolo di un rapporto amoroso rimane il corpo e, se quello non ti seduce, qualcos'altro deve pur sedurti. Il carattere, ad esempio, il modo di vivere o di comportarsi. E col tempo avevo scoperto che neanche il tuo carattere mi piaceva molto. [...] Ma allora perché avevo avuto quell'impulso di correrti dietro, di abbracciarti, sentire i tuoi baffi contro la mia guancia, perché ora sentivo il bisogno di raschiarmi la gola e ricacciare indietro le lacrime?
Le lettere d'amore, una volta, appartenevano ai giovani cuori innamorati. Ora non appartengono a nessuno. I giovani rincorrono frasi cifrate, a volte senza senso. A me la voglia di scriverla è venuta e non so perché e per chi. Un'immagine invade la mente. Magari scriverla per affidarla al vento.
Le ho alzato il viso. Volevo vederla e volevo baciarla. Mi sono accorto che stava piangendo in silenzio. L'ho baciata e ci siamo abbracciati nuovamente. Ho imparato a non chiedere nulla alle donne in quei momenti. O lo capisci o niente.