Scritta da: Mela Favale
Non piango mai per te
basta il cielo a farlo per entrambi questa sera.
Affacciati... so che anche tu puoi vederlo.
Perché io ti sento... ogni mio senso è catturato da te;
Ti sento quando un fiocco di neve si posa per terra,
quando una foglia secca si stacca da un ramo;
Ti assaporo nei gigli freschi di stagione
e nel gelato alla nocciola
Posso annusarti nella vaniglia di una ciambella appena fatta,
nella boccetta di un profumo di buona marca;
Posso vederti in un riflesso ceruleo degli occhi di Marika,
Nella luce del faro che illumina le case.
Ti accarezzo quando stringo un porcellino di peluches e
quando abbraccio il cuscino il sabato sera.
Ma soprattutto è il mio sesto senso che mi parla di te;
so bene quando stiamo guardando la stessa stella,
quando stiamo ascoltando la stessa musica,
quando stiamo pensando alla stessa cosa...
quando i battiti del mio cuore hanno la stessa frequenza dei tuoi.
Anonimo
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    Scritta da: Rosy Zangala
    È un clown,
    dal viso coperto di cerone bianco,
    una bocca vermiglia in un sorriso aperto e franco,
    un naso grande, grosso, rosso ciliegia,
    un informe vestito variopinto di cui si fregia.
    Questo il suo aspetto,
    ma quel ch'è strano
    nessuno s'accorge del suo cuore umano.
    Scherzi, frizzi, capitomboli e lazzi
    per far ridere tutti... nonni e ragazzi:
    ma il suo cuore è triste...
    lui dona amore
    ma nessuno lo vuole ricambiare.
    "Son qui" par che dica
    "questo è il cuor mio...
    ma ho bisogno di amore anch'io"
    nessun l'ascolta...
    il clown di lacrime ha coperto il viso
    nascoste dalla maschera e da quel sorriso...
    a lui son richieste sol capriole,
    ilarità, sberleffi sotto il riflettore...
    questo è il clown,
    e questo il suo cuore,
    spera sempre che ad ogni spettacolo fiorisca l'amore...
    La musica sale... la rappresentazione deve iniziare...
    va vecchio romantico clown
    e continua a sognare.
    Anonimo
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      Scritta da: Anna D'Urso

      Dalla stradina antica

      Dalla stradina antica, a mare,
      nello scurir dell'imbrunire,
      un piccolo golfo m'appare,
      pria che nebbia inizi a salire.

      Spinge l'onde un furioso vento:
      su neri scogli s'abbattono,
      con ria schiuma da far spavento
      e stanche, e vinte, s'infrangono.

      Scuro, silente, l'austero monte
      s'oppone, v'è più indifferente,
      a cupe nubi già di fronte,
      ché n'è colmo il cielo rasente.

      E presto la luce s'attenua,
      l'aria oscura si fa trascinante,
      e presto il freddo s'accentua.
      Al riparo incauto viandante!

      Addio giorno! La notte scende.
      T'ho speso per ciò ch'ho dovuto,
      gelido un brivido mi prende,
      t'ho speso per il non voluto.

      Mi volto: che bello vederti!
      L'anima mia non è più mesta:
      più grande è la gioia d'averti,
      nell'irosa notte in tempesta.
      Anonimo
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        E se domani

        E se domani andrai via
        Resterò prigioniero del vuoto
        Carezzerò triste il tuo pensiero Vivrò memore del tuo volto
        Vivrò della dolcezza
        Che mi hai dato
        Di ogni momento buio
        Di ogni attimo di luce
        E ti amerò ancora
        Come so amarti io
        Con il tormento nel cuore
        Con l'estasi dei sensi
        E vivrò pieno di te.
        Anonimo
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          Scritta da: Cinzia Coppola

          La leggenda delle zeppole di San Giuseppe

          La bottega era in fondo alla via,
          tutti quanti sapevano dove.
          Fa Giuseppe: "Adorata Maria,
          molto presto sarà il diciannove;

          vola il tempo, a gran passi s'appresta.
          Invitiamo qui a casa gli amici.
          È il mio nome, lo sai; la mia festa.
          Che ti pare, Marì? Che ne dici?"

          Alza gli occhi Maria dal ricamo,
          risplendenti di grazia divina.
          "Peppe mio, tu lo sai quanto t'amo,
          però sono un disastro, in cucina.

          Ti ricordi dell'ultima volta?
          Mi ci sono davvero impegnata,
          ma mi venne uno schifo, la torta,
          e alla fine l'abbiamo buttata.

          Ma stavolta andrà meglio, lo sento,
          lo vedrai: non ti dico di più.
          Voglio farti davvero contento,
          con il nostro figliolo Gesù!"

          E così ci provò. Poveretta,
          ben tre giorni passò a cucinare,
          ma non era una cuoca provetta
          (era molto più brava a pregare).

          Questa volta riuscì! Nella stanza
          in cui stava la Sacra Famiglia
          si diffuse una dolce fragranza.
          Che languore! Che gran meraviglia!

          Su un vassoio fan mostra di sé
          (beh, Maria, certe volte sei in vena!)
          Zeppoloni di pasta bignè
          ben guarniti di crema e amarena.

          San Giuseppe però storce il naso.
          "Moglie mia, chi può averti aiutato?
          Non mi dire che è frutto del caso;
          tu lo sai, la menzogna è peccato.

          E non fare quel viso contrito!
          Dai, sorridi, mia cara Maria:
          l'aiutante, l'ho bell'e capito,
          si nasconde costì, in casa mia.

          Vieni qua, figlio mio, fatti avanti.
          I miracoli son limitati,
          vanno usati per cose importanti;
          se li impieghi così, son sprecati!"

          Ma Gesù, ch'era ancora un bambino
          lo guardò con grandissimo amore,
          e gli disse: "Mio caro papino,
          stai facendo – perdona – un errore:

          questa zeppola dolce, squisita
          da gustare in un giorno di festa
          rende un poco migliore la vita:
          la magia quotidiana è anche questa.

          È un miracolo lieve, leggero;
          una semplice, morbida cosa,
          che anche al giorno più cupo e nero
          dà una piccola mano di rosa".

          Il papà sentì in gola un magone.
          "Caro figlio, non critico più.
          Su'sti zeppole hai proprio ragione:
          io sò Santo, ma tu sì Gesù!"
          Anonimo
          Composta mercoledì 17 marzo 2010
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            Scritta da: MesaQueen
            Se amare è peccato allora amami e andremo insieme verso l'inferno...
            Se desiderarti è peccato, ti desidererò finché non brucerò nelle fiamme eterne...
            Se toccarti è peccato, la mia mano toccherà la tua pelle fino a consumarsi...
            Se pensarti ogni singolo momento del giorno e della notte e cercarti dovunque anche nei sogni è ancora peccato, credo che per la mia anima non ci sarà più scampo...
            Ma sarò ben lieta di finire nelle profondità della terra senza luce per aver amato te!
            Anonimo
            Composta domenica 11 settembre 2011
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              Scritta da: Nastjia

              E se un giorno...

              Rinascerò un giorno,
              nell'animo rinnovato
              da promesse mai sopite,
              ritroverò l'essenza di un domani dimenticato.
              Ma non adesso
              è l'attimo di eterno che cerco.
              Non ora
              può essere sospeso il cammino.
              E se dolore ancora mi accompagna
              procederò a testa alta,
              perché speranza
              si è aggiunta a noi.
              Anonimo
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                Solo amica

                Mi perdo ad osservare la vastità del firmamento,
                ad ogni stella è dedicato dell'amore un giuramento.
                Allora guardo e cerco la più bella e luminosa,
                abbasso gli occhi ed il mio sguardo, sul tuo dolce viso si posa.
                Ecco la mia stella, non è lassù che io devo guardare,
                ma il tuo viso e i tuoi occhi per cominciare a sognare.
                Sognare di un amore da troppo tempo evitato,
                che con il tuo sorriso mi hai riportato.
                Ma solo un sogno è ciò che stò inseguendo,
                me ne rendo conto e piano mi stò rassegnando.
                Per il momento preferisco che tu rimanga tale,
                la crudele realtà lo sò, mi farebbe davvero troppo male.
                Ma tu, che hai saputo rubare tutto il mio cuore,
                non saprai mai, quanto bello e immenso è per tè il mio amore...
                Anonimo
                Composta giovedì 5 maggio 2011
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