Scritta da: Silvana Stremiz

Due amici

Una storia racconta di due amici
che camminavano nel deserto. In un momento
del viaggio i due cominciarono a discutere,
ed un amico diede uno schiaffo all'altro...
questi addolorato, ma senza dire nulla,
scrisse nella sabbia:

il mio migliore amico oggi mi ha dato uno schiaffo.

continuarono a camminare, finché trovarono un'oasi,
dove decisero di fare un bagno.
L'amico che era stato schiaffeggiato rischiò di affogare,
ma il suo amico lo salvò. Dopo che si fu ripreso,
scrisse su una pietra:

il mio migliore amico oggi mi ha salvato la vita.

L'amico che aveva dato lo schiaffo
e aveva salvato il suo migliore amico domandò:

"quando ti ho ferito hai scritto nella sabbia,
e adesso lo fai su una pietra. perché? "

l'altro amico rispose:

"quando qualcuno ci ferisce dobbiamo scriverlo nella sabbia,
dove i venti del perdono possano cancellarlo.
ma quando qualcuno fa qualcosa di buono per noi,
dobbiamo inciderlo nella pietra,
dove nessun vento possa cancellarlo."

Impara a scrivere le tue ferite nella sabbia e ad incidere nella pietra le tue gioie.
Anonimo
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    Scritta da: Mela Favale
    Non piango mai per te
    basta il cielo a farlo per entrambi questa sera.
    Affacciati... so che anche tu puoi vederlo.
    Perché io ti sento... ogni mio senso è catturato da te;
    Ti sento quando un fiocco di neve si posa per terra,
    quando una foglia secca si stacca da un ramo;
    Ti assaporo nei gigli freschi di stagione
    e nel gelato alla nocciola
    Posso annusarti nella vaniglia di una ciambella appena fatta,
    nella boccetta di un profumo di buona marca;
    Posso vederti in un riflesso ceruleo degli occhi di Marika,
    Nella luce del faro che illumina le case.
    Ti accarezzo quando stringo un porcellino di peluches e
    quando abbraccio il cuscino il sabato sera.
    Ma soprattutto è il mio sesto senso che mi parla di te;
    so bene quando stiamo guardando la stessa stella,
    quando stiamo ascoltando la stessa musica,
    quando stiamo pensando alla stessa cosa...
    quando i battiti del mio cuore hanno la stessa frequenza dei tuoi.
    Anonimo
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      Mamma

      Ciao Mamma,
      tu che mi guardi da lassù,
      tu che te ne sei andata via troppo presto,
      porgimi la mano.

      Dammi la serenità,
      la dolcezza,
      l'amore.

      Dimmi che non sono malevole come mi hanno descritto.

      Fai capire a lei che l'amore non ha catene,
      fai capire a lei che l'amore non può finire.

      Vorrei essere compreso,
      Vorrei amare ed essere amato,
      Vorrei riuscire nella mia vita,
      Ma non ho più la forza per proseguire.

      Cara mamma,
      tu che mi guardi da lassù,
      porgimi la mano,
      portami via con te.
      Anonimo
      Composta martedì 15 giugno 2010
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        Scritta da: Anonimo Anonimo

        Quello che vorrei

        Lontana sei inconsapevole,
        la tua inventiva mi stupisce,
        originale in questa indifferenza
        io non posso far altro che sognarti.
        Lo faccio ogni notte,
        mi lascio trasportare da dolci pensieri
        e viziare da quelli della carne.
        Ti confesso che un pensiero costante mi assale,
        porterei indietro ogni secondo
        pur di riviverti.
        Ogni notte parto per vasti campi,
        rimango nascosto nella nebbia,
        mimetizzato tra gli alti fusti,
        in sospensione tra sogno e realtà
        mi isolo e ritorno da te.
        Sogno di portarti con me,
        lì in quei campi che non esistono,
        dove ti affronterei tra l odore della rugiada
        e la fredda luce della luna.
        Ti inviterei a combattere le tue paure
        e a conoscermi in quei teneri sogni,
        ed è forse solo così che sentiresti
        l'urlo straziante del mio cuore
        che ancora ti cerca.
        In quei campi aleggia una strana aria
        quasi sensibile al tatto,
        tu saresti confusa,
        lontana da tutto,
        e circondata da quell'aurea
        misticamente respirerai il mio profumo
        e ti sazierai.
        Assisterai alla morte dei tuoi problemi
        e curiosa ti allontanerai.
        La luna maternamente ti parlerebbe
        mostrandoti il suo lato scuro,
        ti racconterebbe i miei segreti che come un bambino,
        in tutti queste notti,
        ho saputo confidarle.
        Tu, libera dai pensieri
        stupita da tutto rimarresti lì ad ascoltarla,
        io complice della scura notte
        sarei lì ancora nascosto a guardarti e desiderarti.
        Poi al cenno di un tuo riposo,
        ti sorprenderei raggiungendoti,
        abbraciandoti colmerei il mio desiderio di te
        e tu incredula rimerresti immobile,
        rapita dall'estasi e dalla mia dolce voglia.
        Danzeremo uniti in un abbraccio,
        come due teneri amanti
        ci sporcheremo di quella misteriosa terra,
        resi complici dal desiderio.
        Alla fine esausti riposeremo
        abbracciati sull'erba,
        e attenderemo l'alba di un nuovo sogno.
        Anonimo
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          Scritta da: Assia & Niki
          Impara ad ascoltare prima di parlare,
          impara ad osservare non fermarti solo a guardare,
          impara a scoprire l'essenza dell'anima prima ancora dell'apparire,
          impara a donare prima di pretendere di ricevere
          è nelle cose semplici che arricchirai la tua vita e scoprirai l'essenza del vero amore.
          Anonimo
          Composta venerdì 26 agosto 2011
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            Scritta da: MesaQueen
            Se amare è peccato allora amami e andremo insieme verso l'inferno...
            Se desiderarti è peccato, ti desidererò finché non brucerò nelle fiamme eterne...
            Se toccarti è peccato, la mia mano toccherà la tua pelle fino a consumarsi...
            Se pensarti ogni singolo momento del giorno e della notte e cercarti dovunque anche nei sogni è ancora peccato, credo che per la mia anima non ci sarà più scampo...
            Ma sarò ben lieta di finire nelle profondità della terra senza luce per aver amato te!
            Anonimo
            Composta domenica 11 settembre 2011
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              Scritta da: Buisnessman

              Il trionfo della viltà

              Che l'amore trionfi sussurrò colui
              che era definito il vile,
              colui che per le sue colpe era stato trafitto da qualsiasi verbo
              che le persone erano un grado
              di proferire in base a una sola campana suonante.
              Da uomo schernito,
              lui si alzò, guardo tutti e disse:
              "che il mondo non mi abbia donato la perfezione io lo so,
              ma mi ha donato la capacità di capire il mio errore e trasformalo
              nel mio vantaggio più grande.
              Chi parla è colei che l'amore non sa cos è e lo usa per dare
              più corpo alla sua vita priva di evento,
              al suo spirito privo di sogni.
              Che l'amore trionfi,
              ma per chi lo usa per sentirsi meno solo
              sia il più grande dolore della sua vita"
              questo è l'uomo vile,
              che in un battito d'ali e uno sguardo rivolto al cielo,
              cancella il suo passato e rivive nel sorriso di quelle persone
              per cui lui è il valore non ciò che rappresenta.
              Anonimo
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