Le migliori poesie di Alessandro Bruzzi

Agente Immobiliare, nato mercoledì 2 luglio 1975 a Carrara (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Frasi per ogni occasione.

Scritta da: BrutalBruzzi

Estasi dopo il sogno...

Il tintinnio del ghiaccio contro il
Vetro del bicchiere,
il Jack Daniel's è scivolato sulla lingua
giù  nella gola che adesso brucia,
Lei che si è rivestita nella penombra della camera da letto.
Ora lei è andata via,
e i nostri corpi dopo un abbraccio vorticoso
con la pelle contro pelle
sudano stanchi di un orgasmo sublime.
Nella penombra della camera da letto,
di nuovo il tintinnio del ghiaccio contro il vetro del bicchiere...
Dopo l'Estasi!
Alessandro Bruzzi
Composta lunedì 8 agosto 2005
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    Scritta da: BrutalBruzzi
    L'Estate finisce,
    si porta via ciò che noi,
    con fatica, avevamo costruito:
    sogni e speranze
    di amori inutili mai
    corrisposti,
    foglie secche spazzate via
    dal vento della solitudine che
    ride beffarda e crudele,
    Lei ha vinto di nuovo.
    L'Autunno ci attende,
    coi nostri dolori,
    per ricordarci che l'Estate
    non muore mai!
    Alessandro Bruzzi
    Composta martedì 2 luglio 1996
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      Scritta da: BrutalBruzzi

      Consigli...

      Camminavo
      sulla spiaggia con Gesù,
      mi confidavo con lui,
      gli spiegavo i miei sogni,
      i miei progetti,
      le mie aspettative,
      i miei peccati,
      le mie mancanze,
      la mia pigrizia nella fede...
      lui sorrideva,
      a tratti socchiudeva gli occhi,
      a volte quasi sembrava si mettesse a piangere,
      non di gioia ma di dolore...
      Non parlava mai,
      ascoltava attento e mi guardava fisso nelle pupille,
      volevo vedere le sue labbra muoversi
      ma nessuna parola
      usciva dalla sua bocca...
      Poi mi ha salutato.
      Radioso come il sole.
      Lasciandomi solo con le mie paure e i miei dubbi.
      Sono rimasto sulla spiaggia
      a guardare le onde del mare che erano di un verde intenso
      che si univa al blu del cielo...
      volevo forse consigli?
      Alessandro Bruzzi
      Composta giovedì 15 marzo 2001
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        Scritta da: BrutalBruzzi

        Cadere...

        Cadere nel vuoto
        dei sentimenti nascosti,
        fuggire nell'apatia di un'anima
        che grida muta il suo dolore nella notte.
        Cadere nel pozzo
        delle speranze ormai morte e sepolte,
        ascoltare il lungo passo dell'abbandono
        nell'incubo costante della mente
        e nel silenzio scorgere la solitudine compagna di vita.
        Cadere senza avere la voce per parlare,
        cadere nel mare più profondo o nel bosco più fitto,
        nello spazio senza stelle o in una buca senza fondo.
        Cadere sapendo che la caduta sarà lunga
        magari senza una fine vera e propria,
        cadere, rialzarsi e cadere di nuovo.
        Dammi la tua mano ti prego,
        dammi la tua spalla,
        aiutami a non cadere più!
        Alessandro Bruzzi
        Composta venerdì 19 aprile 2002
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          Scritta da: BrutalBruzzi

          Helmassira...

          Il piede straniero
          Non calpesta più la sabbia del deserto,
          la terra torna
          nel seno della Patria
          Madre buona e severa.
          E nel vento caldo
          e nella pioggia di fuoco
          Allah chiama Re Hassan ii°
          a guidare il suo popolo
          Nella Marcia Verde
          della riconquista e della festa!
          Marakech applaude trecentocinquantamila figli del Sahara
          Il Corano e la Bandiera
          Sono le armi
          a Semar le donne
          Partoriscono la Libertà
          Edakhla e Laayoune
          Cantano l'Unità
          Come l'Oceano che
          Scaglia le sue onde impetuose sugli scogli
          e sulla spiaggia
          Gridando alla sua gente:
          "Nessuno mai potrà dividerci!"
          Guerat festeggia il trionfo
          Della Nazione e del suo Condottiero
          i datteri al sole brillano come diamanti
          e le stelle nella notte
          Formano un tappeto argentato
          Dono al suo popolo di Dio.
          Re Hassan adesso è un fiore
          Affonda le sue radici nel cuore della sua Terra
          e il suo nome è ricordato nella Storia
          Il suo pensiero vive
          Con Re Mohamed iv°
          Ancora una volta
          Il vento chiama
          i figli del deserto!
          Alessandro Bruzzi
          Composta sabato 30 giugno 2001
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