Avevano molto da dirsi quella labbra: si parlavano, e se distanti, si urlavano d'avvicinarsi. Completamente indipendenti da ogni singolo centro nervoso, le lingue erano cavalli impazziti. Le mani, incoscienti e sfacciate, s'inoltravano in luoghi profondi. I muscoli non rispondevano ai comandi: indomabili e decisi si prendevano la libertà di contrarsi come fossero i comandanti di un esercito impavido.
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