Quando facevano l'amore, lo facevano in silenzio. Era possibile ascoltare solo il rumore dei corpi che scivolavano sulle lenzuola, del respiro affannato che a tratti si spezzava. Si fondevano, si ricoprivano, si cercavo in un letto occupato solo per metà. E proiettati in quel caldo valzer, arrivavano in posti segreti, in cui gli orologi erano fermi, i cellulari spenti, la gente muta. E persi in quegli abbracci, stretti in morse gelose, stavano zitti, ma gli occhi si dicevano di tutto.
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