Scritto da: Nadia Consani

Il pezzetto di stoffa


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...Gino lo scosse.
"Allora, ragazzo, ti sei incantato? Cosa cerchi?"

Francesco ricorda ancora con una certa commozione il primo incontro con l'ingegnere, perché da quel giorno, per tutti i giorni, ha continuato ad andare in quel bugigattolo, fino a diventare un bravo tecnico anche se senza diploma, ha cominciato a guadagnare tanto da rendersi indipendente, affittare una casa sul lago come ha sempre desiderato e aspettare di incontrare la ragazza dei suoi sogni.
Gino è stato come un secondo padre, se non di più, perché lo faceva parlare, lo rimproverava se sbagliava, ma poi lo elogiava se riusciva a riparare qualcosa. Gli insegnava i segreti dell'elettronica e ad entrare nel mondo del Web.
Adesso, può dire di sentirsi vivo.

Chiude il portatile, da un'occhiata al tavolo per vedere se tutto è nel solito ordine, toccando ogni cosa come a voler controllare che niente si sia spostato di un centimetro, chiude le tende delle finestre dando un ultimo sguardo al lago, ormai reso luminoso dai primi raggi del sole, poi torna indietro e chiude lentamente con meticolosa cura, la scatolina di latta.
Quello straccetto della vecchia copertina, in contrasto con il brutto periodo della sua infanzia, sarà il portafortuna della sua vita futura.
Composto venerdì 7 gennaio 2011

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    Scritto da: Nadia Consani

    Commenti

    2
    postato da , il
    Grazie Yuliya!
    Anche questa è una storia in parte vera. :-)
    1
    postato da , il
    veramente bello!!!!

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