Scritto da: Andrea Bidin

Una sola anima


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...suo viso.
Dalla stretta più intensa della sua mano.

Mi voltai verso la finestra che offriva uno spettacolare cielo color celeste, luminosissimo, pieno di energia.
Pensai.
Avevo ricordato tutte quegli eventi in un giorno di primavera, periodo di rinascita della natura, della società, della vita.
Avevo finito di ricordare ed ora me ne stavo andando.
Erano passati pochi minuti, ma ormai non usciva più voce dal mio corpo, nonne avevo più la forza.
La vista cominciò ad annebbiarsi, sentivo freddo, il nulla si stava avvicinando a rapidi passi.
La sua mano era sempre stretta alla mia.
Il buio arrivò, il senso della vista mi abbandonò.
Ma ero ancora in grado di ragionare, pensare, ricordare.
Ho tenuto dentro di me tutto questo fino all'ultimo, sforzandomi nel farlo per la paura potesse passarmi di mente, che potessi dimenticarmi qualche importante dettaglio.
Non ci sarà bisogno di alcuno sforzo per ricordare in eterno te.

Amore mio.
Tu muori insieme a me.
Amore mio.
Io vivrò sempre dentro di te.

E poi, il semplice silenzio.
Composto mercoledì 13 gennaio 2010

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