Scritto da: Silvana Stremiz

Da poche ore è scivolato via...


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...piace ho ho per lo meno avuto il tempo per scoprirle. Ho imparato che il passato ti corre sempre dietro ed è pronto a colpirti ferocità di un leone, nulla ti perdona. Pensare di lasciare tutto alle spalle e pura utopia. Che il passato ci compone rendendoci quello che oggi siamo.

Senza tutti i suoi "perché", che siano risposte o domande, la vita non avrebbe senso.
La vita è composta da questi tanti "perché" fatti e trovati.
Questo dal miracolo della nascita, al mistero della morte. Dall'ipotesi di eternità a tutte la sfumature della vita stessa. Dall'azzurro del cielo alla profondità del mare.
Ad ogni nostro battito del cuore, ad ogni nostra lacrima, dietro ogni nostra emozione c'è un perché... Forse non viviamo alla ricerca dei tanti "perché", ma sicuramente la vita, è una composizione di tanti perché.
A tutto c'è un perché.
La domanda più frequente dei bambini da sempre, è "Perché"?

I sensi della vita li troviamo vivendo e sono infiniti esattamente come i suoi tanti perché. Ad ogni domanda c'è una risposta che non sempre troviamo, le domande col tempo e a volte cambiano perfino le risposte.

Chiudo questo mi pensiero personale Augurando tutti un anno i cui perdersi per ritrovarsi un anno per scrivere il "poi..."
Auguro...
a chi ha pianto l'amaro
delle lacrime,
di piangerne di dolci.
A chi si è fatto travolgere
dall'oscurità,
di trovare la sua stella.
A chi ha voglia di mollare,
la forza di lottare.
A chi non si aspetta nulla,
il tanto che c'è.

Perché nella vita c'è davvero "un tanto" che troppo spesso non vediamo accecati a rincorrere le cose meno importanti.

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    Scritto da: Silvana Stremiz

    Commenti

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    Si la vita continua, come è giusto che sia e come è giusto che gli altri possano brindare. La vita continua, ma non è vero che tutto passa così in fretta. Il dolore ci accompagna per molto tempo, poi si traforma lentamente in un ricordo, ma non passa mai del tutto. Ed è sempre pronto a colpire.
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    postato da , il
    La morte e la vita.La vita e la morte. Tutto comprensibile ed accettabile, ineluttabile, purchè non ci sia dolore, sofferenza, patibolo. Non decidiamo noi.Siamo artefici del nostro destino...solo in parte e non sempre, mai per sempre. Con tanta gente che conosciamo,è facile piangere la morte di qualcuno o che qualcuno ne pianga la nostra, ma poi tutto riprende...il tempo avanza...il ricordo del bene resta, del male si cancella in fretta.Pensare in un momento di gioia che altri stiano soffrendo...è umano ma l'impotenza non ci può proteggere e giustificare nè negare di sorridere e abbracciare chi in quel momento sta brindando con noi e da noi si attende un sorriso alla vita!Il tempo ha una legge inesorabile.Tutto scorre come un fiume..."Panta rei os potamòs"(Eraclito)
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    Ogni giorno ci sono vite che scivolano via, senza far rumore... e le bollicine dello champagne si immobilizzano e diventano amare, solo nei calici di chi ha sentito da vicino i passi della Morte...
    Profonda e sensibile, come sempre, Silvana. Ti abbraccio.
    1
    postato da , il
    Dimmi la tua,dici...non è così semplice,il concetto di morte non è accettato serenamente neanche da un nichilista/gnostisto come me.Il racconto è crudemente toccante,ci si mette nella realtà di chi subisce il lutto,quanti ne ho pianti,amici negli anni 80,mio padre...mi reputo quasi un sopravvissuto.Pensando in "grande" è destinato a morire anche il nostro universo,il sole,la terra è solo una questione di tempo,noi,insieme di atomi siamo destinati a tornare a far parte di un "disegno cosmico". La cosa che non concepirò mai è l'assenteismo morale di questa società per la morte altrui,non dico di fermarsi,almeno però meditare...sembra che il pensiero dominante sia "chi muore ha perso"...non è così.

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