Scritto da: Alessandro Lemucchi

Sensazioni


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...foto che li ritraesse con me.
Li ho sempre odiati per questo, non avevo più niente che appartenesse loro. Negli anni dell'infanzia, erano sempre lontani, il loro lavoro li portava spesso all'estero. Poi quando avevo circa dieci anni, la mia vita iniziò a cambiare: erano più presenti. Iniziai a seguirli nei loro viaggi: ero felice sino a quel giorno maledetto. Un incidente stradale me li portò via: ero in macchina con loro, solo io mi salvai, cosa che non mi sono mai perdonato.
Ho vissuto la loro perdita come un abbandono. Sono stato sballottato da un collegio all'altro, fino a quando non divenni maggiorenne e potei accedere al patrimonio di famiglia.
Negli anni ho cercato di lenire il mio dolore, vivendo al limite tra sport estremi e feste sfrenate. Tutti i vizi erano miei: l'alcol e la droga non riuscivano a scacciare, quel senso di angoscia che accom-pagnava ogni mio passo.
Tutte le volte che facevo qualcosa di pericoloso, sentivo dietro di me una presenza, il suo profumo m'inebriava, da qui la convinzione che fosse una donna. Non potei mai vederla bene, restava sempre in penombra. Nessun altro avvertiva la sua presenza, ne parlai con i miei amici ma loro ... [segue »]

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    Scritto da: Alessandro Lemucchi
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    A colei che ci segue dalla nascita.

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