Scritto da: Paolo Melotto

Giunge l'arcobaleno


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...senza capo ne coda!
Chi mai ha udito una canzone senza un inizio?
Cammina vecchio stolto, vediamo se le tue perle di saggezza questa volta salveranno la situazione. Sei un vecchio buffone.

Ora siediti accanto a me dolce anima.
Lavati il viso con me, guardiamo se i nostri riflessi cambiano,
se i nostri occhi cambiano colore, se diventano azzurri, e poi verdi, e poi chissà.
Sfiora la mia mano, sentila cambiare,
senti le rughe nascere da dentro la mia anima,
Sfiora i miei lineamenti, lasciami accarezzare i tuoi,
guarda il mio sguardo mentre impallidisce,
guarda le mie parole mentre svaniscono.

Forse tu puoi cambiare le cose?

Ma neppure tu sai chi devo ascoltare.
Il vecchio saggio, sputa sentenze nella speranza di cambiare il mondo,
senza cambiare un bel nulla.
Il piccolo bambino, potrebbe volare se solo volesse,
ma è troppo occupato a guardare il suo piccolo ginocchio sbucciato.

Guarda amico mio, guarda l'orizzonte. Dimenticati della pioggia.
Ora splende l'arcobaleno. Non devi più distrarti, ora i colori sono tutti lì. Non è nient'altro che un quadro più grande.
Composto martedì 31 agosto 2010

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