Scritto da: Andrea Manfrè

Una bacchetta magica può essere pericolosa


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...che ridono e... quando lo saprà la Regina Mabel, povera me! Resterò per sempre una Fata- bambina e non avrò mai più la mia bacchetta magica».
Bambole e pupazzi si sono raccolti intorno alla piccola amica in lacrime, impietositi, anche se in verità la birichina ne ha combinata qualcuna a ognuno di loro... Ma come si fa a lasciar piangere un così grazioso esserino? «C'è una sola cosa da fare - interviene deciso Camillo, l'orsetto giallo - Dobbiamo uscire sul prato a cercare la bacchetta». Due cagnetti dalmati si offrono per la difficile missione: «Ci pensiamo noi! Tu, Napoleone, puoi aprirci la finestra? ». Detto fatto: Napoleone, il cane da guardia, apre la finestra; i due cuccioli saltano nel prato e -arf arf- si danno l'aria dei segugi annusando tutt'attorno. Tutti i pupazzi sul davanzale li incoraggiano. La bacchetta magica brilla, poggiata graziosamente su un tralcio di pervinca colpito dal sole. I due cuccioli saltano e uggiolano felici. Ecco, la Fata può volare a riprendersela, gli gnomi possono andare al lavoro -in vita loro non avevano mai riso tanto, né mai più lo faranno- e la Regina Mabel non punirà la birichina. Dryna è proprio felice. Vuole colmare di regali ... [segue »]

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