Guarda, i tuoi occhi non sono più belli tristi ma brillanti che rossi e gonfi? Non è meglio riuscire ad ammirarsi allo specchio in ordine, con quel filo di mascara a incorniciarti lo sguardo piuttosto che guardare il pavimento con gli occhi doloranti? Rialzati, riguardati. Le tue labbra non sono meglio a tremare per un ricordo triste, piuttosto che a rompersi sotto un ennesimo addio, un ennesimo insulto, un'ennesima incomprensione? Guardale, tremano; ma sono integre. Guardati: tremi. Ma sei intera. Le tue mani non sono più belle curate e vuote piuttosto che artigliate ad un addio e rovinate? Sono così belle libere e pronte per nuovi abbracci. Rialzati, ragazza. Le tue gambe non sono più belle così, libere e veloci nella corsa, senza catene che ti mettano in ginocchio? Riguardati, ragazza. Il tuo cuore stretto a te e non disperso. La tua musica per te e non nell'aria. Le notti per i libri, non per le lacrime.
Riguardati, ragazza. Ri-guardati, alza gli occhi. Scopriti. Guardati. Sei bella, sola e integra.
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