Cammino, e cammino, guardo osservo ed i miei occhi non vedono nulla, l'anima urla il suo perché, mi parla, ed io non ascolto, e cammino nel buio, non vedo luce innanzi a me, mi volto un attimo, e quel che sento non mi piace, non è dolore, ma empatia, la mia anima giace sulla terra fredda, quasi a morire, e mi accorgo che non vi è amore nell'anima mia, se non una fredda empatia, non so più chi sono, neanche le lacrime scompongono il mio essere epatico, e cammino, non vedo, non sento, e non m'importa, cosa vuoi che sia, cammino, ad occhi chiusi e nulla m'importa, l'empatia mi abbraccia ed io sento d'esser morta!
Ho letto questo racconto trattenendo il respiro, è amareggiante e molto triste, ammettere, che per sentirsi vivi non basta il pulsare del nostro cuore.
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