- Beh, il tempo ci passa davanti. - Come ci passa davanti? - Siamo noi a rincorrere il tempo, giusto? - Si, vero! - Allora, vedi... ci passa davanti. - Poi, il tempo non si nasconde, anzi ci guarda. - Come fa? Il tempo non ha gli occhi! - Non abbisognano gli occhi al tempo... sono i nostri gli occhi del tempo. - Che bello! - Bello si. Il tempo è la nostra compagnia: ci sveglia, ci addormenta e ci accompagna. - Davvero! - Ci sveglia dalla nascita, ci addormenta sino alla morte e, dalla nascita alla morte, scandisce ogni nostro momento. - Mi fa paura, però, questo tempo! - Bene. - Bene? - Si, bene. Il tempo che ci passa davanti è la speranza in cui crediamo perché quando si spera non si vede l'ora che arrivi altro tempo (quindi, lo si rincorre); il tempo che ci guarda è i nostri occhi attenti al presente perché si sta vivendo. - e se non avessimo paura del tempo? - Forse, finiremmo di sperare e finiremmo di vivere.
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