Scritto da: Nadia Consani

Mondi paralleli


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...mai parlato a nessuno con quel sistema e non sapeva neppure come farla funzionare, ma finalmente riuscì a collegarsi e per la prima volta sentì la sua voce.
Era una bella voce, calda, pacata, con una inflessione veneta appena accennata, che gli fece venire i brividi.

Subito Nicola cominciò ad inveire contro di lei, le gridava che non doveva prendersi gioco di una persona, forse troppo ingenua, che si era lasciata affascinare dalla dialettica di una donna strana e enigmatica, e le imponeva di lasciarlo perdere e non cercarlo più.
Con calma Rita cominciò a raccontargli la sua storia e di come era successo l'incidente che la fece andare in coma e restare poi paralizzata alle gambe, delle conseguenze psicologiche che aveva dovuto superare e di come tutti gli amici, dopo un po' di tempo, l'avessero lasciata sola con il suo dolore.
Aveva paura di affezionarsi ancora alle persone e rifiutava ogni tipo di amicizia, perché era convinta che tanto poi l'avrebbe persa.
"Meglio stare dietro ad uno scudo di solitudine che illudersi per qualcosa che non dura nel tempo", diceva.

Si era creata la sua indipendenza e scegliendo di vivere da sola, aveva organizzato l'appartamento con tutte le comodità ... [segue »]
Composto domenica 5 dicembre 2010

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