Scritto da: Stefania Meneghella

Un'alba di rondine


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...lei. Il suo volto, il suo corpo da sedicenne, il suo immancabile sorriso. Vide lei, si vide. Una Desdemona allegra, mai stanca, felice. Posava liberamente mostrando alla gente il suo orgoglio, la sua forza, la sua felicità. Gli occhi le si illuminarono, gettando giù lacrime gioiose, rasserenate per la prima volta dopo la grande svolta. E allora Desdemona capii per metà. Capii che magari la vita non era quella lì, che quella era solo una fase di passaggio. Capii qualcosa. Febo la trascinò nella sala della recita. Aspettò qualche minuto, impaziente di vedere suo figlio. Quel giorno, avrebbe dovuto cantare. Jason amava cantare, proprio come lei amava pattinare. Fu un attimo e Jason solcò quel piccolo palco, sicuro di sé, sereno, felice, mai con una lacrima. Desdemona si vide ancora, vide ancora lei... negli occhi di lui. E allora capii tutto. Capii che la felicità non è scalare una montagna, realizzare il sogno di una vita o partecipare al più bel matrimonio, che la felicità non è un periodo o un oggetto. Desdemona capii. Capii che la felicità è fatta di cose piccole e preziose, che il sorriso di tuo figlio può cambiarti la giornata, che amare è la cosa ... [segue »]
Composto mercoledì 17 agosto 2011

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    Scritto da: Stefania Meneghella
    Dedica:
    Alla felicità non ancora conquistata...

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