Scritto da: anacleto

Favola per adulti


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...si ritrovava davanti ai cunicoli bloccati, ostruiti da qualcosa, da ammassi di emozioni non espresse. Nel bonificare queste zone avvertì una sensazione fortissima, mai provata, un dolore che lo straziava al punto tale da farlo piangere. Dopo ogni pianto si accorgeva che il dolore si attenuava e continuava nel suo lavoro, sbloccando vari punti da secoli ostruiti da ammassi non guariti. Il tempo passava, scandito da dolore e da paura, da sbalzi di umore, da pianti e sollievi e i cunicoli pian piano tornavano al loro vecchio splendore. Un giorno si accorse che aveva finito di ripulire da cima a fondo tutta quella città sotterranea e si accorse che quel dolore che sentiva, così forte, così distruttivo, era ormai solo un ricordo del passato. Soddisfatto del lavoro compiuto decise di restare ancora un po' lì sotto, per godersi quella dolce sensazione che si avverte alla fine di una tempesta. Allora capì che senza tutto questo dolore, provato in passato, non avrebbe provato questo stato di serenità e pace. Decise di uscire dalla montagna, ma si accorse che non era mai uscito dalla sua stanzetta. Capì che era stato dentro se stesso, capì che quella energia che lo spingeva era il soffio eterno che era dentro di lui. Avvertì una bellissima sensazione, come se fosse cambiato, come se niente più lo avrebbe turbato. Ora sentì la gioia e l'amore nel suo cuore e capì che era necessaria una profonda pulizia interiore, trascurata da molto tempo, per apprezzare a pieno il miracolo della creazione.

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    Scritto da: anacleto

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    Scritta molto male, poco originale e metafore troppo esplicite

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