Io e Andrea eravamo insieme già da due anni, ma c'erano delle volte in cui lo sentivo così distante da me, chiuso in un mondo tutto suo, dal quale io ero esclusa. Soffrivo e certe volte mi sembrava a pezzi il cuore... ma la risposta del dottore fu un'altra: il mio cuore era morto, avevo urgente bisogno di un trapianto. All'aeroporto c'era lui, un po' triste e malinconico... mi prese per mano e mi disse: "Auguri amore, tanta felicità e allegria", poi corse via piangendo... e quel saluto mi sembrò quasi un addio. Sono trascorsi quattro mesi in America, sono stati tutti molto gentili con me. Torno in Italia, saluto a malapena le mie amiche e mi precipito a casa sua. Mi apre sua sorella, chiedo di Andrea, lei mi dice di aspettare. Torna con un biglietto, io lo apro, ci sono scritte due parole: Ti amo. Chiedo a sua sorella cosa significa e mi accorgo che una lacrima le attraversa il viso... singhiozzando mi risponde: "è stato lui a donarti il cuore...".
ma su ragazzi!! è ovvio che una cosa del genere non è mai successa e non succederà mai si è mai visto un trapianto di cuore da una persona viva?!!?...ma leggetelo in senso metaforico....è un esempio per dire che ci sono persone che per l'amore di un'altra sarebbero disposte a dare la vita!
della serie la stupidità collettiva..qualcuno ha avuto il coraggio di chiedere "ma come ha fatto il cuore ad arrivare in america?cn posta prioritaria?" ...
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