La cuccagna svedese


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...per cui il turno riguardava solo loro due, a prescindere dal fatto che la macchina era anche mia.
Lungo tutto il percorso ci fu vera strage di cuori e ovunque (campeggi e ostelli) lasciammo l'indelebile marchio di latin lover con la simpatia dei napoletani doc.

Una volta approdati in Svezia, scegliemmo come sede operativa un bel campeggio a circa trenta chilometri da Stoccolma, dove facevamo la spesa in supermercati incustoditi e il mio spregiudicato amico senza spendere una lira mandò auguri infiniti!
Io gli rendevo pariglia solo per arroganza mentale o meglio culturale (lo zittivo sempre al grido di taci ignorante) al punto che, convinto di conoscere a memoria la cartina geografica dell'Europa, non gliela feci mai consultare e sulle mie errate convinzioni raggiungemmo la Svezia dopo una allucinante traversata (Frederikshavn-Goteborg) nei tempestosi mari del nord (ci venne il voltastomaco con tanti a vomitare!), quando la Svezia e la Danimarca quasi si toccano tra Helsingborg ed Helsingor!
Sistemati, comunque, in campeggio alla periferia di Stoccolma, durante l'arco della giornata io e Lorenzo (Antonio capita l'antifona si era defilato) facevamo spola continua tra il camping e la capitale in compagnia di deliziose svedesi che, per esuberanza fisica, inscatolavamo a mò di gustose sardine ... [segue »]

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