Le migliori poesie inserite da Santi Cicardo

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi e in Diario.

Scritta da: Santi Cicardo

Arenili

Di portare i desideri sugli arenili
non ho più voglia
resto piegato sulla tavola apparecchiata
qualche mosca banchetta
le più salaci
ballano un tango sul mio naso arrossato
dei vecchi pontili
ho ancora qualche scheggia nei calcagni
e l'umidore della nebbia
che nutre d'acqua e sale le ossa
ma non ho voglia
di camminare sui legni molati dai cavalloni
o dai passi ondivaghi di noi amanti
i tramonti e le albe
che spesso bevemmo in tazze di terracotta
hanno sempre lo stesso sapore
dei ricci appena pescati
ma non ne ho più voglia
perché a lungo ne ho sorbito l'umore
fino allo sdegno
di tutte le conchiglie e gli scogli
che spiarono i nostri coiti
non ho più voglia
resto un po' a guardare
la brace dei falò che si spegne
un po' a scaldarmi
prima che la luna gonfi
la marea e le lacrime
che d'intesa m'annegheranno.
Composta domenica 23 agosto 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Santi Cicardo

    padre

    Alla coda della notte
    padre
    hai appeso la tua giacca
    senza attesa
    arreso
    alle maschere del tempo

    tu che all'ombra dei frantoi i no
    tu che al passo delle greggi – sì!

    sulla piaga della storia
    arranchi solitario
    nello spizzico dell'albe
    già stanco
    eppure ancora le parole

    padre tu che sei troppo vecchio
    per avere sbagliato
    non un morto rimproveri alla guerra
    ma il trionfo dei vivi

    ora al riparo dell'ingiuria
    dove ancora la collina
    malsicura ondeggia
    m'accordi
    un trapasso lungo e freddo

    eccomi padre
    ma perché non saluti?
    Composta giovedì 22 novembre 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Santi Cicardo

      verbum o logos

      "No"
      fu la prima salvezza
      e i piani non avevano la trasparenza dei cristalli

      "sì"
      il tentennamento
      ma già ai baci preferivamo la disunione

      poi
      "forse"
      s'impose
      come se il dubbio
      proteggesse i fianchi da spade e lillà

      "io"
      allora
      comprese
      la discendenza
      e fece nulla del "tu"
      sulle pire dell'est

      ora che
      "essi"
      dilata
      il gesto vigliacco
      che sigilla il mondo

      "no"
      è l'ultima salvezza.
      Composta giovedì 20 settembre 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Santi Cicardo

        Ultima stazione

        All'ammorbare dei saluti
        il treno era già un'eco
        che s'attutiva
        nel panno sudato dell'afa estiva

        aggrappata al saliscendi dei ricordi
        curvavi il braccio
        alla dinamica degli addii
        e scomparivi

        muta
        senza suono

        ai bordi della ferrata
        dopo l'ennesima boccata
        buttavo tra gli altri
        un mozzicone bagnato

        e appagata un'ultima occhiata
        giravo le spalle
        alla meccanica dei congedi
        e m'incamminavo

        muto
        senza suono.
        Composta giovedì 12 gennaio 2012
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Santi Cicardo

          odio

          Agli aspiranti sodomiti del progresso
          ai dotti masochisti del mercato della carne
          rivolgo
          il più solenne e imperituro
          odio

          per avermi trasformato
          in un eccesso senza fine
          per aver cancellato
          dalla mie labbra ogni sgocciolio di latte materno
          per avermi ingozzato d'ansia
          e lasciato digiuno di speranze

          a voi che tenete saldo
          l'imbroglio delle verità
          a voi che arate il campo del possesso
          intesto
          il lascito indissipabile del mio
          odio

          perché possiate crepare
          in una festa senza musica
          perché anche i diavoli
          abbandonino il vostro capezzale
          e nessuno ascolti
          il vostro velenoso lamento

          non ci sia serenità o travaglio
          né maledizione o santità
          nella vostra fine
          ma l'eco perpetua
          dell'ingenuità del mio
          odio.
          Vota la poesia: Commenta