Poesie inserite da ametista

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Scritta da: ametista

Ti amerò

Ti amerò per quello che sei,
perché sarai quello che io vorrei,
ti amerò per quello che non sei,
perché sarai quello che io vorrei,
ti amerò per ciò che dirai,
e anche per quello che non dirai,
ti amerò per quel che farai,
e anche per quello che non farai,
Ti amerò perché il mio amore,
non conoscerà frontiere,
non conoscerà scorciatoie,
non conoscerà autostrade,
o viottoli di campagna,
conoscerà solo te,
e come un caldo maglione d'inverno,
ti avvolgerà,
e come pioggia nella calura estiva,
ti rinfrescherà,
e nella stagione mite,
ti accompagnerà,
sempre presente,
sempre accogliente,
Ti amerò nonostante tutto,
ti amerò nonostante tutti,
ti amerò perché il mio amore,
so che è così,
e un qualcosa che non so spiegare,
è un qualcosa che non so analizzare,
è un qualcosa che rende speciale,
qualsiasi cosa,
per questo ti amerò,
e ancora ti dirò,
queste parole,
che sgorgano come acqua limpida,
dalle mie mani,
scorrono sulla pianura di questa tastiera,
saltano da un tasto all'altro,
libere e felici,
fresche e leggere,
come i miei pensieri,
come la mia vita,
che si schiude nuovamente,
all'infinito di un nuovo giorno,
che non morirà mai,
finché saprò che ancora ti amerò...
Composta martedì 27 aprile 2010
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    Scritta da: ametista

    Fantasma

    Stanotte voglio scrivere a te,
    perché io so che leggerai,
    fantasma di questa vita,
    fantasma di questo amore,
    curioso e anche impaziente,
    affamato e mai sazio,
    di queste mie parole,
    che sai sono d'amore.
    Lo so perché lo fai...
    nessuno te le ha mai dette,
    nessuno te le ha mai scritte,
    nessuno te le ha mai dedicate.
    Ma a te fantasma del mio passato,
    tutto ho confessato,
    Il mio cuore è un libro aperto,
    puoi sfogliarlo quando vuoi.
    La mia anima conosci,
    puoi capirla come non mai.
    Il mio mondo è quel che vedi,
    puoi entrarci quando vuoi.
    Le mie parole sono infinite,
    e mai tutte le vedrai,
    sono un mare agitato,
    l'universo sconfinato,
    sono un bosco fresco e scuro,
    la cascata più impetuosa,
    il deserto più rovente,
    sono tutto e sono niente,
    sono solo consonati,
    che si alternano a vocali,
    ma che mai descriveranno,,
    il tuo sorriso, il tuo sguardo...
    tanto meno il mio tormento,
    ne il mio dolce sentimento,
    la mia paura, la gelosia,
    per chi ti ha avuto,
    per chi ci sia.
    A te fantasma del presente,
    tutto questo non è bastato,
    anche se mai hai incontrato,
    chi ti avesse così guardato,
    così capito, così amato.
    A te fantasma del futuro,
    che col tempo diverrai,
    lascio tutte le mie parole,
    quelle che hai letto,
    quelle che leggerai,
    quelle che ho detto,
    e quelle che mai saprai.
    Composta sabato 24 aprile 2010
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      Scritta da: ametista

      Avrei voluto

      Avrei voluto
      vedere i tuoi sogni,
      per poterli realizzare.
      Avrei voluto
      ascoltare i tuoi incubi,
      per poterli allontanare.
      Avrei voluto
      toccare i tuoi dolori,
      per poterli accarezzare
      Avrei voluto
      respirare i tuoi pensieri,
      per poterti capire.
      Avrei voluto
      assaggiare la tua vita,
      per poter vivere anch'io.
      Avrei voluto essere,
      quello che volevi,
      avrei voluto essere
      come tu volevi,
      avrei voluto essere,
      diversa,
      avrei voluto essere,
      migliore,
      avrei voluto essere,
      per poi scoprire
      che lo sono già...
      Composta venerdì 16 aprile 2010
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        Scritta da: ametista

        Dedicato

        A chi vive ogni momento,
        a chi si perde in un lamento,
        a chi crede veramente,
        a chi ormai non crede in niente,
        a chi ha fede nella giustizia,
        a chi vive nell'ingiustizia,
        a chi ha sempre avuto tutto,
        a chi vive sempre un lutto,
        a chi sogna solamente,
        a chi i sogni è indifferente,
        a chi ama per la vita,
        a chi odia senza uscita,
        a chi sà qualsiasi cosa,
        a chi ignora e si riposa,
        a chi ha una coscienza,
        a chi vive anche senza,
        a chi ogni giorno arranca,
        a chi invece non si stanca,
        a chi sempre ti sorride,
        a chi con un ghigno uccide,
        a chi sempre si lamenta,
        a chi invece si accontenta,
        a chi cerca sol la pace,
        a chi l'ha e non si da pace,
        a chi si fa sol domande,
        a chi risposte ne ha gia tante,
        a chi ogni giorno lotta,
        a chi si arrende alla prima botta,
        a chi crede nei valori,
        a chi crede solo agli errori,
        a chi vive ogni avventura,
        a chi ha sempre un po paura,
        a chi sempre ha domandato,
        a chi risposte non ha mai dato,
        a chi ogni giorno spera,
        a chi invece sol si dispera,
        a chi vuol solo perire,
        a chi dalla vita non vuol uscire,
        a chi vuol solo volare,
        a chi a terra vuol restare,
        a chi è sano e vuol morire,
        a chi è malato e vuol guarire,
        a chi trova un ver tesoro,
        a chi scambia otton per oro,
        a chi a niente mai si arrende,
        a chi si perde in un niente,
        a chi vuole sempre bene,
        a chi a nessuno in realtà tiene,
        a chi ormai ci ha già lasciato,
        a chi vorremmo... ma non se ne è andato,
        a chi legge e non capisce,
        a chi invece si stupisce,
        che poi tutto ciò elencato,
        ognun di noi l'ha infin provato,
        ed allor è comprovato
        che un po a tutti,
        ... è dedicato...
        Composta mercoledì 14 aprile 2010
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          Scritta da: ametista

          Pazzia

          Un corridoio lungo si apre,
          piastrelle nate bianche,
          ora sporche e scheggiate,
          accompagnano il cammino
          verso stanze strette e buie.
          Stanche finestre si aprono,
          su giardini spogli,
          su panchine arrugginite,
          da frasi sconnesse,
          da urla soffocate,
          da lacrime non asciugate,
          da risate disperate.
          Anime perse,
          rincorrono farfalle,
          che non esistono,
          parlano con amici,
          che non vedono,
          ascoltano musica,
          che non sentono,
          toccano oggetti,
          inesistenti,
          parlano di storie,
          impossibili,
          ridono per tutto,
          piangono per un niente,
          urlano senza motivo,
          sognano all'infinito.
          Ma è solo pazzia.
          Perché per i sani,
          non può essere vero,
          il mondo dei pazzi.
          Anime salve,
          vivono e sopravvivono,
          in quello e in tutto quello,
          che credono,
          normale, regolare,
          usuale, convenzionale,
          educato, corretto,
          consono, morale,
          giusto, logico,
          naturale, lecito,
          civile, consueto,
          rispettoso, etico,
          per bene, a posto.
          Ma è solo pazzia.
          Per questo un giorno,
          un corridoio lungo si aprirà,
          piastrelle nate bianche,
          divenute sporche e scheggiate,
          accompagneranno il mio cammino
          verso stanze strette e buie,
          dove rincorrerò farfalle,
          che non esistono,
          parlerò con amici,
          che non ci sono,
          toccherò quello che non c'è,
          ascolterò musica che non c'è,
          inventerò storie impossibili,
          e ridendo e piangendo,
          crederò in un mondo,
          che sognerò all'infinito,
          io insieme ad altre anime perse.
          Perché per noi pazzi,
          non può essere vero,
          il mondo dei sani.
          Composta domenica 11 aprile 2010
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            Scritta da: ametista

            Il mio amore più grande

            Oggi voglio scrivere a te,
            a te che sei,
            il mio rimpianto più grande,
            il mio fallimento più grande,
            il mio dolore più grande.
            A te,
            che per anni ho cercato,
            per anni ho desiderato,
            per anni avrei voluto.
            A te,
            di cui ancora cerco,
            gli occhi,
            la voce,
            le mani,
            le braccia,
            quel tutto,
            quell'infinito,
            che mi dicono che ci sei,
            che esisti davvero,
            che non sei,
            il sogno di bambina,
            mai cresciuta,
            o di donna già invecchiata,
            che piange su un amore,
            in cui ha creduto,
            ma che non ha vissuto.
            A te,
            che saresti stato quello,
            che mi avrebbe completata,
            che mi avrebbe reso unica,
            che mi avrebbe fatto vivere,
            una vita diversa.
            Forse più difficile,
            forse più complicata,
            forse anche amara,
            forse anche deludente.
            Ma non lo posso sapere.
            Io... non ti ho avuto.
            A te,
            che forse saresti stato,
            la mia gioia infinita,
            il mio sogno realizzato,
            il mio amore che potevo,
            finalmente esprimere,
            e toccare con mano,
            vivo e reale,
            unico e speciale.
            Ma non lo posso sapere.
            Io... non ti ho avuto.
            A te,
            che tanto ho desiderato,
            a te,
            che non sei stato mio,
            ma sempre di altre,
            che ti hanno mostrato,
            a volte come un trofeo,
            che ti hanno spesso,
            fatto del male,
            senza motivo,
            che non ti hanno amato,
            per quello che eri,
            perché volevano altro,
            che ti hanno come me cercato,
            ma una volta avuto,
            ti hanno anche abbandonato.
            Non hanno compreso,
            di esser state così fortunate,
            ad aver vissuto con te,
            anche solo,
            un battito delle tue ciglia,
            un tuo sorriso,
            un attimo della tua vita,
            che per me,
            ho ormai capito,
            è negato per sempre.
            A te,
            a cui mai potrò dire,
            queste parole,
            che da infinito tempo,
            attendono,
            e che mute,
            resteranno nella mia vita...
            ti voglio bene... figlio mio.
            Oggi voglio scrivere a te,
            a te,
            che saresti stato,
            il mio amore più grande.
            Composta lunedì 5 aprile 2010
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              Scritta da: ametista

              Forse

              Forse non sei,
              tutto quello che io credevo,
              tu fossi,
              forse non hai,
              tutto quello che io pensavo,
              tu avessi,
              forse non credi,
              a tutto quello che io credevo,
              tu credessi,
              forse non senti,
              tutto quello che io pensavo,
              tu sentissi.
              Cosa mi ha reso cieca,
              e fatto vedere,
              quello che non c'è,
              credere in quello,
              che non è,
              sentire quello,
              non c'è.
              Solo l'amore.
              Che come uno specchio,
              mi ha riflesso su di te,
              donandonti tutto quello,
              che era mio,
              regalandoti tutto quello,
              che sentivo io,
              concedendoti la parte di me,
              più vera,
              offrendoti tutto quello,
              che io so di avere,
              e che pensavo avessi anche tu...
              Ma forse non è così.
              Per questo,
              forse non sei,
              tutto quello che io credevo,
              tu fossi,
              forse non hai,
              tutto quello che io pensavo,
              tu avessi,
              forse non credi,
              a tutto quello che io credevo,
              tu credessi
              forse non senti,
              tutto quello che io pensavo,
              tu sentissi,
              forse...
              Composta martedì 30 marzo 2010
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                Scritta da: ametista

                Ti sento vicino

                Ti sento vicino,
                anche se non ci sei.
                Ti vedo lo stesso,
                anche se non ci sei.
                Sei nel raggio di sole,
                che rischiara,
                i miei giorni più bui.
                Sei la pioggia,
                che si confonde,
                fra le lacrime del mio viso,
                per nascondere,
                agli occhi del mondo,
                la mia tristezza,
                sei il mio sorriso,
                quando un ricordo leggero,
                all'improvviso ritorna,
                e come vento impetuoso,
                porta lontano i miei dolori,
                di donna delusa,
                di donna ferita,
                di donna arrabbiata,
                di donna tradita,
                da questa stessa vita,
                che ti ha portato via,
                troppo lontano,
                così lontano.
                Anche se...
                ti sento vicino,
                anche se non ci sei...
                ti vedo lo stesso,
                anche se non ci sei...
                Composta giovedì 25 marzo 2010
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                  Scritta da: ametista

                  Nessun'altra mai

                  Nessun'altra ti guarderà mai,
                  con gli occhi,
                  con cui ti ho visto io.
                  Nessun'altra ti dirà mai,
                  le parole,
                  che ti ho detto io.
                  Nessun'altra ti capirà mai,
                  come ti capisco io,
                  i tuoi silenzi mi parlano,
                  i tuoi sguardi mi dicono,
                  quello che già conosco,
                  quello che ho già sentito,
                  quello che ho già vissuto,
                  in un altro tempo,
                  in un altro spazio,
                  in un altro momento.
                  Nessun'altra ti sentirà mai,
                  come ti ho sentito io,
                  la stessa forza,
                  la stessa voglia,
                  di essere e fuggire,
                  di scappare e di volare,
                  di correre e liberare,
                  pensieri e desideri,
                  aspirazioni e speranze.
                  Nessun'altra ti ascolterà mai,
                  con il cuore,
                  come ho fatto io,
                  senza chiedermi chi eri,
                  senza chiedermi che facevi,
                  senza chiedermi perché,
                  senza chiedermi per cosa,
                  aspettavo e vedevo,
                  il tempo passare,
                  aspettavo e sentivo,
                  parole ostili,
                  aspettavo e toccavo,
                  i miei sogni traditi,
                  aspettavo e assaporavo,
                  l'amaro fiele delle sconfitte,
                  aspettavo e odoravo,
                  solo l'aria,
                  fresca e pulita,
                  che solo io sentivo,
                  lasciata dal tuo passare.
                  Nessun'altra ti vedrà mai,
                  come ti ho visto io,
                  che corri libero e felice,
                  che corri nel vento della vita,
                  che corri insieme a me,
                  ma non con me,
                  vicini ma lontani,
                  simili ma non uguali,
                  il bianco e nero,
                  che mai sarà grigio,
                  i due paralleli,
                  che mai si uniranno,
                  che mai si incontreranno,
                  che mai si ameranno.
                  Nessun'altra ti sfiorerà mai,
                  il volto,
                  per una carezza leggera,
                  per un tocco gentile,
                  per un sussurro accennato,
                  dalle mie dita tremanti,
                  sulle tue palpebre stanche,
                  di giorni confusi,
                  di giorni perduti,
                  di giorni rincorsi,
                  di giorni sfocati,
                  di gioni smarriti.
                  Nessun'altra farà mai,
                  tutto questo.
                  Perché l'ho già fatto io.
                  Composta sabato 20 marzo 2010
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                    Scritta da: ametista

                    Per amare ci vuole coraggio

                    Per amare ci vuole coraggio,
                    il coraggio di dire,
                    quello che sei,
                    quello che mai sarai.
                    Il coraggio di fare,
                    quello che sai,
                    quello che mai saprai.
                    Il coraggio di mostrare,
                    la tua parte più vera,
                    la tua parte più sincera.
                    Il coraggio di aspettare,
                    che tutto passi,
                    che il tempo passi.
                    Il coraggio di vedere,
                    solo con i tuoi occhi,
                    mai con quelli altrui.
                    Il coraggio di voler amare,
                    nonostante tutto,
                    nonostante tutti.
                    Per amare ci vuole coraggio.
                    Ed io soldato senza armatura,
                    combatto, mi ferisco e muoio,
                    contro di te mio amore,
                    che ora sei il più forte,
                    perché puoi decidere,
                    perché puoi dire,
                    ma anche non dirmi mai,
                    perché puoi farmi aspettare,
                    perché puoi far finta di niente,
                    anche se tutto sai...
                    Ma domani non sarà così,
                    quando non mi vedrai più
                    non ti cercherò più,
                    non mi sentirai più,
                    perché solo i coraggiosi,
                    riescono ad amare,
                    ed anche se perdono,
                    non perdono mai.
                    Mentre tutti gli altri,
                    passano la vita a,
                    trovare il coraggio,
                    per non innamorarsi,
                    credendo di vincere,
                    ma in realtà...
                    non vincono mai.
                    Composta mercoledì 24 marzo 2010
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