Poesie inserite da margherita1

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Scritta da: margherita1

Ciao mami

Ciao Mami,
chissà se questa lettera
lanciata in cielo arriverà
fino a te.
Esistono  glì Angeli postini?
Spero di sì.
Poco importa in fondo
so che puoi sentirmi.
Da quando non ci sei
tutto è cambiato
e al tempo stesso nulla
di nuovo sembra scuotere
questo mondo piccolo
come una biglia.
Se tendi bene l'orecchio
alle mie parole capirai
che neppure io sono cambiata.
Forse di questo sei contenta
in fondo mi amavi così,
o forse dei delusa per il mio
modo di vagolare ancora
per mille strade.
Credevi che con il tempo
avessi fatto tesoro di tutti
i tuoi insegnamenti,
ma dimmi , come potrei
possedere così tante virtù?
Non potrei somigliarti
neppure se ti ricalcassi.
Eri la più forte,
ma la forza che spandevi
in me l'hai portata via con te.
Egoista come sono
vorrei averti qui
ho bisogno di una mano.
A volte penso, 'cosa farebbe
lei al mio posto?'
Ci credi ? Non lo so!
Eri talmente sorprendente
nel tuo vivere che
sorprendevi chiunque.
E ora non mi resta  che
vivere l mia vita secondo
il mio vivere ma so che
qualunque strada scelga
qualunque errore commetta,
le tue dita leggere
mi sfioreranno ancora  come
sempre hanno fatto
e ancora faranno!
Composta giovedì 9 agosto 2012
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    Scritta da: margherita1

    Amore cieco

    Ma cosa ci vedevo in te bellezza mia?
    Forse avevo in me una vena di follia!
    Eppure ti vedevo così bello,
    l'abito gessato, il garofano all'occhiello.
    Facevi il bagno nel Pino Silvestre
    io mi beavo di quel profumo agreste.
    Brillava nel tuo mignolo l'anello
    il bagliore ipnotizzava il mio cervello,
    ormai ridotto a gelatina
    sorridevo con lo sguardo da gallina.
    Certo l'alito non era alla menta piperita
    spesso restavo in apnea, tramortita.
    Non eri così alto da potermi baciare
    ero io che mi dovevo chinare,
    da lassù sentivo l'odore della brillantina
    su quei due peli che lisciavi sera e mattina.
    Tra spalle e ventre non c'era differenza
    per stringerti a me ci voleva pazienza
    non sapevo da che parte cominciare
    quando ti volevo abbracciare.
    Non mi portasti mai neppure un fiore
    credevo fosse per timore,
    invece eri taccagno come Zio Paperone
    perfino a Natale mi hai tirato il bidone.
    Ora ti guardo senza capire cosa mi abbia stregato
    visto che il tuo cervello è quello di un cartone animato.
    Composta domenica 5 agosto 2012
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      Scritta da: margherita1

      Il prode guerriero

      Il mio amore ha un grande appetito
      primo e secondo ben condito.
      Preparo per lui tavola apparecchiata
      con cristalli, candele, tovaglia ricamata.
      Piatti di spaghetti con frutti di mare,
      vongole, cozze, gamberi da assaporare.
      Poi con fare ammiccante gli propino
      appena sfornato un bel branzino.
      Annaffio tutto con vino frizzante
      fresco, fruttato del Levante.
      L'insalata sul finire la più raffinata
      appena raccolta, tutta colorata.
      Il dolce poteva mancare?
      Crema, panna, cioccolato fondente
      ciliegine, meringa, sciroppo bollente
      sotto Pan di Spagna e Maraschino,
      è un po' magro il poverino!
      Infine un caffè forte corretto
      in tazza calda ben ristretto,
      con Brandy di marca, invecchiato
      in fine porcellata e zuccherato.
      A dirla tutta lo voglio viziare
      indurre la sua gola a mangiare,
      farlo sentire sazio e appagato
      so che lui dopo me ne sarà grato.
      Quindi mi attardo nella mia vestizione
      tra pizzi, merletti sarò un'apparizione.
      Mi rimiro fiduciosa del mio aspetto
      poi mi sdraio seducente sopra il letto.
      Lo chiamo con voce aggraziata
      suono melodioso di una donna innamorata.
      Non sente il mio Prode Guerriero?
      alzo un po' la voce con tono severo.
      che sia diventato sordo al mio richiamo?
      eppure lui sa quanto l'amo!
      Impensierita mi precipito di sotto
      sento uno strano rumore provenire dal salotto:
      un misto tra un grugnito e un fischio d'animale
      anzi un verso orribile e infernale.
      Oh Cielo! Mi spavento pensando a quale creatura
      misteriosa può aver prodotto la natura,
      invece giace allungato sui cuscini del divano
      il Prode Guerriero che scuoto invano.
      Russa e sbuffa come un trattore
      io grido Amore! Amore!
      Ma a nulla serve il mio gridare
      per stanotte mi devo rassegnare,
      domani sera, di primo un bel brodino
      di secondo soltanto un formaggino.
      Composta domenica 5 agosto 2012
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        Scritta da: margherita1

        La mia casetta

        La mia casa
        è una favola.
        Con il tetto di Nutella
        sta seduta in mezzo
        al prato
        dove gialle margherite
        sembrano briciole
        di sole.
        Sui davanzali fiori
        danzano al ritmo
        del vento.
        Il comignolo tossisce
        al fuoco del camino
        a tempo di Jazz.
        La porta è alta
        quanto me perché
        solo io vi possa entrare.
        Da fuori la luce
        si diffonde nella notte
        posandosi sui rami
        dei peschi dormienti.
        Mentre il gufo
        spalanca gli occhioni
        alla luna,
        cantano i grilli
        alla luna come spicchio
        di frutta candita.
        Mi accoccolo
        sul cuscino di piume
        mentre tace
        la mia casetta
        che si addormenta
        con un sospiro.
        Composta domenica 5 agosto 2012
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          Scritta da: margherita1

          Ciao Roby!

          Ti guardavo mentre
          in quell'angolo nella penombra
          della sera respiravi piano.
          I tuoi occhi non guardavano
          i miei forse avevi più paura
          del mio dolore che
          sentire il tuo,
          Ma anche così i nostri
          pensieri s'incrociavano
          ricordando quel prato
          in discesa dove
          chiamavo il tuo nome.
          La muscolatura snella
          scattava ad ogni movimento
          mentre facevi a gara
          con il vento.
          Ora di te mi restano
          i tuoi occhi velati dal tempo,
          tra le mie mani pietose
          vi cerco un anelito di vita,
          testarda non voglio arrendermi
          alla tua partenza.
          Non hai bagagli
          nulla da portare con te
          se non il mio ricordo,
          spero sia pesante perché
          ti porti via tanto di me.
          Amico più Amico di ogni Amico,
          se proprio devi allora vai,
          non ostinarti nella tua fedeltà,
          ci sono cose più importanti per me
          ed è la pace che troverai
          sotto il melo in fiore,
          accanto alla tua casa
          che ha visto il tuo tempo.
          Questo posso fare per te,
          nient'altro che questo poco.
          Ciao Roby!
          Composta mercoledì 1 agosto 2012
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            Scritta da: margherita1

            Un treno qualunque

            Quanta vita dentro una stazione,
            andirivieni di bagagli e cuori.
            Salgo, scelgo il sedile
            accanto al finestrino,
            mi piace guardare il mondo
            che scorre a sua insaputa.
            Un bimbo piange assonnato,
            un uomo legge il giornale,
            una ragazza sbatte le ciglia
            pensando a quel bacio
            salato di lacrime
            lasciato sui lucidi binari.
            Ora il treno muove lento.
            Stralci di figure
            si spezzettano tra la folla.
            Prende ritmo e corre.
            Gli occhi non fanno in tempo
            a fermare gli scorci di mare,
            le terre coltivate a viti,
            alti palazzi di periferia,
            piccole stazioni dove
            un uomo abbraccia
            quella figura vestita di rosso.
            Mentre il treno nella notte
            tenace macina le rotaie,
            teste si appoggiano al mento,
            altre reclinano su spalle dolenti.
            Ma il mio mento è fermo,
            lo sguardo è fisso,
            cullami treno, cantami quella
            canzone dei tempi andati,
            fammi sentire bambina
            in un giorno di festa,
            dimmi che mi porterai
            dove voglio andare,
            che sarà un viaggio
            di partenza e non di ritorno.
            Fa che questa notte
            sia lunga quanto basti
            perché questo viaggio
            possa non finire mai.
            Composta mercoledì 25 luglio 2012
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              Scritta da: margherita1

              Amiche Rondini.

              Garriscono le rondini nel cielo
              disegnando un arco perfetto
              tra le nuvole della sera.
              Con il naso in sù le seguo
              voltando la testa.
              Poi d'istinto apro le braccia
              e volo lassù con loro.
              Mi accolgono amiche
              con le loro lucide piume,
              m'insegnano  a planare,
              a cavalcare le correnti
              che il vesto sospinge.
              Quassù l'aria è tersa,
              il cielo si scruta da vicino
              simile ad un grande mare
              in cui è impossibile pescare.
              Mi accerchiano festose,
              con le dita sfioro le loro ali
              che si inclinano ad ogni soffio,
              laggiù il mondo annoiato
              è  ignaro di tanta gioia.
              Piccole cose, piccole case,
              sfrecciano tra le cime degli alberi.
              Io volo e le seguo
              senza chiedere dove andranno,
              loro sembrano saperlo
              mentre io non saprei dove andare.
              Una di loro si accosta a me
              posa un'ala sul mio capo
              come un bacio leggero,
              m'invita ad una virata.
              Saliamo più in alto
              mentre il cuore scoppia senz'aria.
              Compagne di volo
              come aviatori provetti puntiamo
              verso mete sconosciute
              dove ci attendono
              Nuove Primavere.
              Composta lunedì 16 luglio 2012
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                Scritta da: margherita1

                Guardando la notte che se ne va

                Ce ne stiamo quì
                in questo scampolo di prato
                mentre la luna si dissolve
                alla luce del giorno.
                Parli piano per non
                disturbare quest'attimo
                che sta in equilibrio
                sulla perfezione
                di un'emozione rara.
                Solo le dita intrecciate
                come prolungamento
                di essere tutt'uno
                tra pelle , cuore e vestiti.
                Ho un nodo in gola
                lacrime felici lottano
                tra le mie ciglia senza sonno.
                Tu guardi lontano,molto lontano.
                Non so ancora dove mi vuoi portare,
                ma le tue mani sono
                calde, umide e tenere.
                e io mi affido a te,
                mi ci accoccolo dentro
                come in un letto di fiabe.
                E mentre il sole nuovo
                si sdraia assonnato sul prato,
                tu baci le mie dita,
                tante quanti saranno
                i secoli del nostro tempo.
                Composta lunedì 16 luglio 2012
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                  Scritta da: margherita1

                  Ninna nanna innamorata

                  Un bacio su ogni palpebra
                  come lo starnuto di una libellula.
                  Un bacio sul mento
                  come lo scarabocchio di una matita.
                  Un bacio sull'ispida guancia
                  come una formica che balla il tip-tap.
                  Un bacio in fronte
                  come una goccia di pioggia.
                  Un bacio sul naso
                  come solletico di una piuma.
                  Un bacio sul pomo d'Adamo
                  come dolce succo di mela.
                  Un bacio sulle labbra in attesa
                  da un tempo sospeso,
                  da occhi umidi sognanti e sognati,
                  tra coccole a un uomo fatto bimbo
                  tra braccia di donna fatta bimba,
                  per quest'amore bambino
                  che cresce a pane e baci,
                  api, mirtilli, biscotti
                  ninna nanna e risate
                  sotto il cuscino,
                  dove neppure le zanzare
                  osano disturbare l'incanto
                  di una calda notte d'estate.
                  Composta mercoledì 11 luglio 2012
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                    Scritta da: margherita1

                    Lacrime amare

                    Ed eccoti lì
                    un guerriero
                    con la spada spuntata.
                    Si è consumata
                    da tante volte che
                    l'hai infilzata
                    nella mia carne.
                    Curavi le mie ferite
                    per poterle riaprire.
                    Ed ora non sono rimaste
                    che ossa scarne
                    per una lama consumata.
                    A testa bassa guardi
                    il pavimento,
                    cerchi la redenzione
                    ai tuoi peccati.
                    Non sono io
                    che posso assolverti,
                    io posso solo
                    dimenticare ogni segno
                    ogni cicatrice
                    che mi porto dentro.
                    Far finta di non vederle
                    quando mi spoglio.
                    Lacrime tintinnano
                    sulle tue scarpe,
                    le mie le ho finite,
                    mentre a te che
                    ne rimangono ancora
                    non resta che piangere.
                    Composta martedì 10 luglio 2012
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