Poesie inserite da Assunta De Rosa

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Scritta da: Assunta De Rosa

L'impotenza

Sono un pozzo di retorica
di luoghi comuni
di parole vacue, inanimi, spente.
Infondo al mio pozzo
c'è un cuore
pieno di lacrime
pieno di dolore
che ogni volta riempi
quando ti allontani e non mi guardi
mentre cerco di tenderti la mano.
Infondo al mio pozzo ho un'anima
devastata
squarciata
ogni volta che dici
"Non puoi capire".
È vero
sono un inutile e stupido pozzo
di retorica, di luoghi comuni
di parole vacue, inanimi, spente
dette così tanto per dire...
Composta sabato 19 marzo 2011
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    Scritta da: Assunta De Rosa

    Domenica notte... Lunedì mattina

    Quando tutto è solo confusione,
    si attende la notte con la sua quiete
    ci si siede su di una finestra riscaldati da una coperta
    e portati altrove dalla musica
    Quando il mondo dorme ne puoi sentire il respiro
    Quando il mondo dorme ti chiedi se tu che sei sveglio ne fai parte
    e con il naso all'insù guardi un po' il cielo
    che anche senza stelle ha il suo fascino
    quando tutti dormono e tu sei li fuori la sensazione del vento che riesce a gelarti
    ma anche a farti capire che sei viva, ti fa capire che fai parte anche tu del mondo
    Quando il mondo incomincia a svegliarsi poi
    è un 'emozione poter catturare le sfumature del cielo, delle luci
    sembra che ogni cosa abbia voglia di parlarti di sé
    e quando ciò accade non puoi fare altro che stare lì ad ascoltare il mondo...
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      Scritta da: Assunta De Rosa
      In un istante, il mio bicchiere di cristallo mi è scappato dalle mani
      mentre cadeva in terra
      l'ho visto andare in frantumi
      paralizzata dalla paura
      paralizzata dalla gioia
      l'ho visto andare in pezzi con ogni certezza
      ogni parola, ogni promessa...
      in un istante ho visto dissolversi tutto
      senza fare niente per salvare il mio bicchiere...
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        Scritta da: Assunta De Rosa
        Cammino cammino corro corro, ma dove vado?
        Non lo so continuo a camminare ascoltando "che vuoi che sia" fino a consumarla
        Provo a guardare il cielo, forse piove forse no, l'ombrello l'ho portato
        Cammino cammino corro corro e vado
        Provo ad abbassare lo sguardo, le mie scarpe sono sporche di fango
        ho camminato tanto e non ho voglia di tornare indietro
        Cammino cammino corro ancora un po'
        Provo a guardarmi attraverso il vetro di un'auto, mi guardo accanto
        e mi accorgo che sono sola a camminare in questa strada
        e mi accorgo che non ci sono i tuoi occhi a farmi compagnia...
        Cammino e mentre cammino incomincia a piovere torno indietro
        torno a casa...
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          Scritta da: Assunta De Rosa

          Io, tu, tu ed io

          Cerco di ricordare
          l'anno, il mese, il giorno,
          l'ora, il minuto, l'attimo in cui io ho smesso di essere io,
          Cerco di ricordare
          l'istante in cui tu hai smesso di essere tu
          Non so quand'è che ci siamo fusi e confusi
          insieme
          le menti, le anime, i cuori,
          le ossa e le carni
          è accaduto in silenzio,
          senza avere neanche il tempo di accorgersene
          Io, Tu, Tu, Io
          Ma adesso il silenzio
          ha lasciato spazio al rumore
          Io, Tu, Tu ed Io
          a quel rumore
          che sa fare solo l'amore.
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            Scritta da: Assunta De Rosa

            E lui ride

            Quando è che si chiuderà quella finestra,
            quella finestra che dà sul cortile del passato,
            si il passato, che d'accordo con il presente riesce ancora a prendersi gioco di me...
            Lui mi tiene legata e ride,
            si ride di me, perché infondo sono io che non riesco
            a fare a meno di guardare da quella finestra,
            faccio il suo gioco, e lui mi guarda e ride,
            è passato, eppure, è così presente che fa ancora male.
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              Scritta da: Assunta De Rosa

              Mi devi un addio ancora

              Non ero pronta a vederti ridotta così, così piccola in quel letto diventato troppo grande per il tuo corpo fragile e martoriato.
              Non ero pronta a fingere di avere coraggio spiandoti dall'uscio.
              Non ero pronta a sentire le tue urla strazianti.
              Non ero pronta a piangerti, non ero pronta.
              Non ero e ancora oggi non sono pronta a lasciarti andare via, mi devi un addio ancora...
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