Scritta da: Antonio Rippa

Clandestino

E scivolare
Dolcemente scivolare
Sui chiaroscuri d'ambra
I polpastrelli umidi
Entrano ed escono
Dall'acquasantiera
Candore e tormento
Per gli attimi appena scippati
Alla furia del tempo codardo
Accarezzo fremente il petalo
Del tuo sesso sfinito
Ne faccio
Disperata incetta
Olfatto
Palato
Mia nuova
Incredibile dimora
E clandestino
Ti chiedo rifugio

Salvami
Ti prego
Salvami ancora dalla mia guerra.
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