Scritta da: Giulio Micheletti

Er custode de museo

Ho fatto sempre na vita doppia,
la mattina er garzone la notte er custode.
Si la mattina ho fatto er servo come milioni
di persone, a sta società maledetta che non ce tratta con rispetto.
Er rispetto alla gente che è contenta solo la domenica
mattina col la benedizione de Dio nostro Signore.
È contenta de sta a casa de non fa la solita manfrina
de ogni mattina, de non dovè affronta la città incasinata,
de dovè sta impalata con na macchina obilitatrice abbracciata.
Me sento fortunato perché ogni vorta che pio de servizio, sembra na domenica mattina,
ogni volta che ho montato un amico ho trovato.
Ho passato la vita mia con gioia de sta insieme all'artista del pennello
che ha dipinto questo o quello.
Co Tiziano io so stato quanno me sentivo appassionato,
invece co Caravaggio sono annato quanno
me sognavo de sta a fà un dolce viaggio co la mente.
Er custode non è gnente, però se gode tutto l'ambiente,
e se sente appagato dall'aria del passato che ha respirato.
Composta venerdì 26 ottobre 2012

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