Radice di genziana che cresce nel vuoto delle mie pareti, stanze misteriose che celano la verità, piani infiniti con scale tortuose, immagini confuse e messaggi ingannevoli.
Cerco nella convinzione di trovare ma consapevole della mia inconsapevolezza.
Salgo e ridiscendo tra le vie del vero e del falso, studio ciò che incontro incontrando ciò che studio, ciò che ora è chiaro, domani o tra un minuto sarà il dilemma.
Avanti nelle convinzioni dei padri incapaci di dimostrare il sentimento, ma convinti che esista l'epifisi della vita?
Perdimento e sconforto si alternano a sicurezza ed euforia, che debba rientrare nel canone imposto? Forse... ma non riesco, non voglio!
La corsa diventa passo, il passo ritorna corsa... oggi giusto, domani sbagliato.
Confusione, ancora, sibila come gas, mi assorbe, mi riporta sui binari dei nostri padri mi accarezza il volto e sussurra comprensione. Tieni duro!
Folle no, non lo sono, ma posso diventarlo se non accetto... la normalità!
Quando "cercavo" qualcosa che avevo perso e non la trovavo mia madre mi diceva sempre :" non la trovi perchè la cerchi dove non è".
La vita poi mi ha insegnato che è proprio quando
"smetti di cercare" che arrivano le risposte, importante è non perdere di vista l'obiettivo.
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