Può il vento delle parole amorevoli incidere o scalfire muri di granito? Eppure col suo mantice soffia e nel tempo con carezze modella il crinale selvaggio che lo respinge, da sporgenze informi e senza volto vi ritaglia, a volte, fisionomie divine. Io non so che essere vento vento che parla all'unisono umano che scava dentro chi non intende onda d'aria che increspa e infrange lo specchio trasparente ove vanità in sosta narcise si mirano, onda che cancella immagini che niente di chi vi si specchia riflettono conforme. Soffierà stanotte il vento alla tua finestra ma non aprirla, il respiro registrane in silenzio. Fiuu... fiuu... Lo senti che parla con la mia voce? -è tutto nero, è tutto buio nulla si rischiara in me voglio restare dove sono! - così incomprensibile amica mi sembrò di udire l'ultima volta che sognai i tuoi occhi sui miei... Or prima che mi avvii oltre la linea che ci separerà all'infinito, ascolta. Vieni fuori, esci dall'ombra non ti fermare interita sul nulla se riflessi di luce ti trapassano e in una scia luminosa resti impigliata. Sollevati sopra l'opaco e il nero e spicca un volo, rompi l'indugio e guarda oltre. Vi sono tempi e luoghi d'amore, piane di speranze navi in partenza, giovani sogni in attesa. Varca il limite del limite e cambia possesso di ciò che non hai cedi ad un'altra fede e fanne polo luminoso ovunque visibile quando il cuore si smarrisce e all'impazzita vaga senza meta girovago tra paesaggi di giorni orripilanti tra vociferare di echi di bubbole o strazi di memorie di un'età passata. La luce si cerca dentro e fuori di noi senza abiura o pentimento per quello che avemmo cercammo e fummo, affrontando il possibile e l'impossibile che come acqua che fruscia nella gora si può udire fluire tra le anse i gorghi e le curve del fiume della vita. Non vili duelliamo, battiamoci difendendo il regno della luce: meglio perire in combattimento che essere umiliati e iloti in marcimento incatenati ai ceppi della rassegnazione arresi e remissivi a ciò che accade senza scatti alteri, vinti tra i vinti. Raggiungi te stessa prima di altro cedimento cessi una inanità interiore, fatti sovversiva nell'attimo non ambiguo che ci unisce in questo soffio che ci trapassa e va oltre.
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