Le deserte spiagge della comprensione, i fumi densi che scruta il mio sguardo immenso, gli orizzonti conquistati e superati che ritornano senza fine.
Viaggi intrapresi e lasciati nel limbo, passaggi segreti per altri lidi e sempre il mio sguardo incompreso a scrutare l'alieno futuro, il più vago passato, o il lontano presente.
E tu, come un'oasi m'inviti, mi mostri le ombre e le luci. Mi chiami e un sussulto mi scuote... potresti celare un miraggio.
Lascia ch'io venga, in un soffio, tra le palme lascive e i ruscelli vivaci, tra la sabbia soave e l'ombra beata.
Trasportami, con il tuo vento, là, dove si baciano anime e malìe, dove si scoprono nudi disegni, dove su pietre roventi vanno a cadere gocce di vita catturate tra il certo e l'ignoto, ancora sospese tra veglia e sonno, incerte tra il vissuto e il sognato.
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