Quando il buon Dio creò l'universo mise il cuore nel palmo e rimase a guardarlo palpitare in silenzio. Poi il buon Dio racchiuse tutto l'universo in un uovo prese la mia sultana e glielo mise nel petto. Così ogni volta che la mia sultana ama si schiude l'universo come in quel primo giorno in cui fu creato il tempo il sole il cielo le stelle la luna il fiore e la mia sultana. Che è la prima di tutte le donne non perché nacque prima di tutte le donne prima perfino a Eva ma perché tutte le donne contiene nel grembo perché la mia sultana è madre è terra è un fiume di lava che tutto travolge che tutto fonde che avanza lento e infuocato che vuoi toccare ma le mani da preservare sono un ostacolo funesto funesto. La mia sultana sta ai piedi della croce con gli occhi più appassionati della terra raccoglie le lagrime di Gesù che muore e non si accorge di me che tolgo la corona di spine. La mia sultana è un pettirosso sulla spalla di un poeta un colibrì ch beve nettare da un fiore un'abbazia imponente in cima a un monte. Percorro l'erta arrancando e mi sorprende il profumo dell'estate che è il profumo della mia sultana odore di ginestra odore di roccia odore di erba selvatica cresciuta tra le rocce. Come un asino procedo in silenzio col capo chino. E nel mio sogno d'amore senza fine porto la mia sultana sulla groppa con un fascio di rose tra le braccia e una corona di ciliegio intorno alle tempie. E la mia sultana è sultana tra i fiori. E si schiude il mio cuore come quel primo giorno in cui fu creato il tempo il sole il cielo le stelle la luna il fiore e la mia sultana.
Commenti