Vorrei chiamarmi tempo per riviverti come i primi giorni. Vorrei chiamarmi mare per farmi trascinare ancora dalle correnti di una grande passione. Vorrei essere quella lacrima che percorrendo il tuo volto si posò sulle tue labbra. Vorrei essere un abbraccio per portarti con me dentro la magia. Vorrei essere due occhi che ti vedono come un tempo ed un cuore che batte come allora. Vorrei rivivere nel presente quel passato a colori cancellato da gesti che il tempo non ha perdonato.
Per il "nulla che non torna", il tutto è stato, e nel presente resta, ancorato, ma...
"....Guarda oltre la linea azzurra dell'orizzonte, guarda, al di là c'è altro mare... più bello, ancora da scoprire.
Fanne la tua meta".
Un Abbraccio, Cristina.
Fiorella
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