Follia. Pura follia, restarsene a guardare i tetti a cadere negli spazi, vuoti, e tutt'intorno a urlare per discutere ogni cosa a senso unico, diretto solo per parlare, che di risposte non prevedi di ascoltare, ne pretendi di sapere. Stupida follia premeditata, incombe dentro, e ha già nutrito, fuori si consuma solo quel che al tempo resta appiccicato, e sfuma nei ricordi, facce esilaranti a maschera d'ottoni riflettenti, li riconosci dai deliri di te stesso, e il segno si è lasciato, scritto in ombra bianca, dimenticato.
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